Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi |Severdonetsk, ore decisive: battaglia feroce, ucraini in difficoltà
«Come si può credere a un delirio che travisa completamente la realtà scambiando il nero con il bianco, l’aggressore con l’aggredito? Eppure, proprio questa è la posizione ufficiale della Russia. E in molti ci credono». Anche in Italia, ma questo è un altro discorso.
Quello che riguarda il quarantaduenne moscovita diventato celebre con Metro 2033, romanzo tradotto in 35 lingue che racconta le vite di pochi sopravvissuti alla Terza guerra mondiale che hanno trovato rifugio nel più grande bunker antiatomico del mondo, la metropolitana di Mosca, è più complesso.
(Qui l’articolo completo)
Ore 06:14 – Mosca: servizi ucraini preparano operazione false flag a Sumy
I servizi segreti ucraini starebbero preparando un attacco con sostanze chimiche a Sumy per poi incolpare Mosca dell’accaduto, un’operazione del genere “false flag”: è quanto sostiene il colonnello Mikhail Mizintsev, le cui parole sono state riportate da Ria Novosti, agenzia di stampa russa spesso accusata di essere allineata al Cremlino e a Putin. Secondo quanto scritto nel lancio di agenzia, «le forze ucraine lanceranno colpi di artiglieria sulle regioni al confine con la Russia dalla regione di Sumy. Dopo un controattacco organizzato presumibilmente dalle forze armate russe, gli ufficiali dei servizi di sicurezza ucraini hanno in programma di spruzzare potenti sostanze velenose nell’area». L’accaduto «verrà registrato da esperti dell’Organizzazione contro l’uso di armi chimiche e usato per accusare le forze armate russe di aver usato armi chimiche contro i civili» ha sostenuto il colonnello Mizintsev.
Ore 05:59 – Severodonetsk, pioggia di fuoco: «Controllo russo quasi totale»
Al meglio dicono che la situazione è «complicata», ma quasi tutti non nascondono di avere il morale sotto le scarpe. «Va male, ci sono troppo morti, i russi bombardano duro e noi non abbiamo le armi per rispondere. Sul campo siamo molto meglio noi, però loro sparano di più e con più forza», affermano scoraggiati. Abbiamo trascorso ieri parecchie ore con i soldati ucraini impegnati sul fronte del Donbass e precisamente nel settore caldo che va da Izyum a Severodonetsk. In tutto forse nemmeno duecento chilometri, nulla a che vedere con la vastità dell’invasione voluta da Putin nella prima fase della guerra, eppure proprio per questo i russi adesso stanno avanzando e infliggono forti perdite agli ucraini. «Le battaglie avvengono più o meno sempre allo stesso modo. I russi cominciano con bombardamenti di sbarramento intensissimi. Usano tutto ciò che hanno a disposizione concentrati in poche decine di chilometri quadrati: dalle artiglierie, ai mortai, sino all’aviazione e i droni armati. (Leggi qui il reportage completo di Lorenzo Cremonesi, inviato a Sloviansk)
Ore 05:57 – Storia di Aleksej, il soldato russo che non voleva combattere
Guadagnano l’equivalente di 460 euro al mese, a marzo 2020 ne risultavano 400 mila: i contrattisti dell’esercito russo si sono trovati al fronte in Ucraina senza preavviso e spesso senza capire perché. Come Aleksej, vent’anni, soldato a contratto dal novembre 2021 che ha smesso di rispondere al telefono il 23 febbraio 2022, vigilia dell’invasione. Da quel momento per sua madre Svetlana è cominciata l’attesa.
Ore 05:56 – Kiev: dal 24 febbraio lanciati oltre 1100 attacchi aerei contro le truppe russe
L’Ucraina ha lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l’esercito russo dal 24 febbraio, inizio della guerra. Lo riferisce il comando dell’aeronautica ucraina, secondo quanto riportato dal sito the Kyiv Independent. Tra gli obiettivi colpiti l’equipaggiamento militare russo, le truppe e i centri logistici.
Ore 05:55 – Guterres: «L’invasione russa in Ucraina deve finire»
«L’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di un’azione immediata: dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali; abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare i paesi e le comunità più povere». Lo ha twittato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.
Ore 05:55 – Usa, già arrivato un miliardo di dollari di aiuti per Kiev
«Stare con l’Ucraina significa rafforzare la sua economia. Un miliardo di dollari di sostegno diretto è già arrivato» e «altri 7,5 miliardi di dollari sono in arrivo». Lo ha reso noto su Twitter l’ambasciatrice statunitense in Ucraina, Bridget Brink.
Ore 05:54 – Usa: continueremo a fornire le armi a Kiev necessarie per vincere
Gli Stati Uniti sono pronti a continuare a fornire all’Ucraina le armi e le attrezzature necessarie per vincere la guerra contro la Russia. Lo ha assicurato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan. «Siamo preoccupati per ogni atto di aggressione commesso dai russi, per ogni centimetro di territorio ucraino che hanno occupato, distrutto, bombardato. Ecco perché siamo così impegnati a fornire agli ucraini le armi e gli strumenti necessari in modo che possano resistere all’avanzata delle forze russe dove possono respingerle».
Ore 05:53 – Zelensky: a Severodonetsk in corso una battaglia molto feroce
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato nella serata di mercoledì che i difensori ucraini della città di Severodonetsk, in Donbass, hanno inflitto grosse perdite alle truppe russe. «Stanno combattendo una battaglia feroce, molto feroce» ha aggiunto.
Ore 05:52 – Crisi del grano, fallisce la mediazione proposta dalla Turchia
Medio Oriente Express: il primo treno di grano — grano che fino a poche settimane fa era ucraino e adesso è russo — parte dalla Crimea occupata di buon’ora e se ne va verso Damasco. Poco dopo, semaforo verde per altri dieci vagoni fermi nella stazione invasa di Zaporizhzhia, destinazione Sebastopoli e poi da qualche parte nel Vicino Oriente. Terzo fischio di giornata a Melitopol: ecco i russi che muovono un altro convoglio, stracolmo di raccolto ucraino, per la Crimea e poi chissà. Più o meno alla stessa ora, ad Ankara, un giornalista della tv pubblica di Kiev si alza in conferenza stampa, chiede di fare una domanda al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e lo guarda fisso negli occhi: «Signor ministro, a parte il grano, che cos’altro sta rubando la Russia all’Ucraina?». La vita, la terra, il futuro. E il grano, of course. Non se ne esce: l’intesa impossibile, che ieri i turchi han cercato di trovare con Lavrov, s’è rivelato impossibilissima. «Nessun accordo concreto», chiariscono gli ucraini: l’incontro organizzato da Mevlut Cavusoglu, ministro di Erdogan, è durato ancora meno di quelli di marzo, quando cercava di negoziare una specie di pace. (Leggi qui l’articolo completo di Francesco Battistini, inviato a Kiev)
Ore 05:50 – Kiev: dal 24 febbraio lanciati oltre 1100 attacchi aerei contro le truppe russe
L’Ucraina ha lanciato oltre 1.100 attacchi aerei contro l’esercito russo dal 24 febbraio, inizio della guerra. Lo riferisce il comando dell’aeronautica ucraina, secondo quanto riportato dal sito the Kyiv Independent. Tra gli obiettivi colpiti l’equipaggiamento militare russo, le truppe e i centri logistici.
Ore 05:49 – Mariupol, i russi cercano di far rientrare al lavoro medici ultraottantenni
Situazione catastrofica dal punto di vista sanitario a Mariupol, città ucraina occupata dai russi. A lanciare l’allarme è il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko: «C’è una catastrofica carenza di medici in città» ha scritto su Telegram, aggiungendo che i soldati russi stanno cercando di «convincere i medici pensionati ultraottantenni a ritornare al lavoro».
Ore 05:46 – La Russia schiera altri tank a sud di Zaporizhzhia
La Russia ha schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia (sud): lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzianyk, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
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