La prima intervista di Angela Merkel, da quando non è più cancelliera (e la rivelazione sui suoi tremori)
di Elena Tebano
La prima intervista da quando non è più cancelliera non è piaciuta ai giornali tedeschi. Ecco perché
Nella prima intervista pubblica da quando non è più cancelliera Angela Merkel ha difeso la sua politica nei confronti della Russia: «Se mi guardo indietro, quando tiro le somme, sono davvero contenta di non dovermi rimproverare di non aver fatto abbastanza per evitare un evento come quello che si è verificato» ha detto, spiegando di essersi opposta all’ammissione dell’Ucraina nella Nato, nel 2008, perché era «molto sicura» che il presidente russo Vladimir Putin non avrebbe «permesso che ciò accadesse» e perché all’epoca l’Ucraina era «dominata dagli oligarchi» e «non era un Paese internamente democratico». «Quindi non mi sembra che ora debba dire: è stato un errore, e quindi non mi scuserò nemmeno» ha concluso. E ha aggiunto che fa bene adesso la Germania a riarmarsi e a puntare sulla deterrenza militare, perché «questa è l’unica lingua che Putin capisce» (ne ha scritto sul Corriere Paolo Valentino). Le sue risposte però non sono piaciute ai giornali tedeschi, che hanno pubblicato commenti piuttosto critici e messo in luce le contraddizioni dell’ex cancelliera.
Particolarmente duro è quello del quotidiano moderato conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), che si chiede se ci ha resi «più saggi» sapere come Merkel avesse ben presente il pericolo rappresentato dalla Russia di Vladimir Putin. «Saremmo davvero più saggi — obietta la Faz —se sapessimo perché solo ora l’Occidente sta raccogliendo faticosamente i mezzi con cui l’Ucraina può opporsi a questa escalation». E si chiede perché Merkel, vista la sua consapevolezza, non abbia iniziato a parlare la «lingua» della deterrenza militare «già più di dieci anni fa, quando sapeva che Putin voleva distruggere l’Unione europea» (« È stato solo a causa del partner di coalizione della Merkel, la Spd, che non ha voluto acquistare droni armati?» domanda, con una stilettata all’attuale cancelliere Olaf Scholz).
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