Verona, Tosi apre a Sboarina ma la spaccatura resta. Salvini: “Errore madornale”

C’è stato un tempo in cui Tosi e Sboarina erano amici: uno sindaco, l’altro assessore allo Sport. Poi, al netto della parabola politica tosiana – da leghista vicino alla destra estrema a epurato della Lega, fino a posizioni moderate-centriste – è calato il gelo, tra querele e beghe personali. “Adda passà ‘a nuttata”, aveva chiosato Tosi, sibillino, all’indomani del voto del 12 giugno. A chiudere le porte a un’ipotesi di apparentamento era stato Sboarina, il cui rifiuto era stato bollato dall’altro come un “pericoloso assist alla sinistra”. Era questione di tempo. Forse davvero la nottata doveva passare.

Le posizioni nel campo del centrodestra, adesso, sembrano più morbide. All’apertura arrivata da Tosi (“il 26 giugno non andrò a votare per Tommasi perché non ha la capacità amministrativa che serve. Andrò a votare Sboarina, ma…”) segue quella del sindaco uscente: “Ho aperto a un accordo programmatico, perché i tecnicismi non verrebbero capiti dai cittadini veronesi. Con Tosi dobbiamo condividere il programma”, ha aggiunto Sboarina. E la Lega? A proposito del ballottaggio, Salvini ha definito ieri, dal palco di Sesto San Giovanni, un “errore madornale dividere il centrodestra”.

REP.IT

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