Processo a Di Maio

In una situazione già di per sé rovente, s’inserisce l’avvocato Lorenzo Borrè, il legale che ha assistito i militanti che con i loro ricorsi al tribunale di Napoli hanno fatto vacillare la leadership di Conte. «Non compete al Consiglio nazionale espellere Di Maio», precisa. Per cacciare dal Movimento il titolare della Farnesina «deve essere avviato un procedimento disciplinare ad opera del Collegio dei probiviri su istanza motivata del presidente, cioè di Conte».

All’articolo 13, comma C, del nuovo statuto pentastellato si legge infatti: «Il Consiglio nazionale esprime un parere circa la decisione da assumere nei confronti di un eletto che non abbia rispettato la disciplina di gruppo in occasione di uno scrutinio in seduta pubblica o non ottemperi ai versamenti dovuti al M5S». Per Borrè, quindi, «non ci sono i presupposti per l’avvio di una sanzione disciplinare. Perché al momento sono state espresse solamente delle opinioni».

LA STAMPA

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