Il campo largo è senza futuro
Insomma, non c’è un ubi consistam dell’alleanza, né dell’attuale né delle potenziali del centrosinistra. E il risultato è solo un proliferare di veti: Conte su Calenda, Calenda pure su Di Maio, Renzi guai a parlare di Calenda (e pure di Di Maio) e infatti propone Sala, in attesa che Conte metta il veto su Di Maio e Di Maio su Conte, a processo finito. È un meccanismo impazzito e finto, avvitato sul politicismo e sulla personalizzazione, di fronte al quale il Pd al momento assiste inerme, come se non riguardasse sé e una proposta per l’Italia. È l’atteggiamento di chi pensa davvero di essere al riparo dallo tsunami, perché il voto gli ha dato il contentino del primum vivere, il tanto che basta per concedersi il lusso del filosofari in un altro tempo. C’è solo l’idea della contrapposizione alla destra, un po’ poco come rendita di posizione col deserto attorno.
LA STAMPA
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