La Bce e lo scudo delle illusioni


Inoltre l’aumento del tasso di interesse richiede tempo per avere effetto sull’intero stock di debito. Il debito pubblico italiano ha una scadenza residua media di sette anni. Se le scadenze sono distribuite uniformemente nel tempo (il che non è ovviamente),ogni anno scade un quattordicesimo del debito pubblico attuale. Dunque il primo anno l’aumento dei tassi di interesse riguarderà solo un quattordicesimo del debito, il secondo anno due quattordicesimi, ecc. Nel frattempo l’aumento dell’inflazione erode il rapporto debito/Pil.


Ovviamente niente di tutto questo è un motivo per affezionarsi all’inflazione. Ma quando si parla di sostenibilità del debito pubblico, è importante tenerne conto.

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