Maturità 2022 al via: le tracce della prima prova, il tema di italiano | La diretta
È come guidare di notte. Le scienze sono i fari, ma poi la responsabilità di non andare fuori strada è del guidatore, che deve anche tenere conto che i fari hanno una portata limitata. Anche gli scienziati non sanno tutto, è un lavoro faticoso durante il quale le conoscenze si accumulano una dopo l’altra e le sacche di incertezza vengono pian piano eliminate. La scienza fa delle previsioni oneste sulle quali si forma pian piano gradualmente un consenso scientifico. Quando l’IPCC prevede che in uno scenario intermedio di riduzione delle emissioni di gas serra la temperatura potrebbe salire tra i 2 e i 3,5 gradi, questo intervallo è quello che possiamo stimare al meglio delle conoscenze attuali. Tuttavia deve essere chiaro a tutti che la correttezza dei modelli del clima è stata verificata confrontando le previsioni di questi modelli con il passato. Se la temperatura aumenta più di 2 gradi entriamo in una terra incognita in cui ci possono essere anche altri fenomeni che non abbiamo previsto, che possono peggiorare enormemente la situazione. Per esempio, incendi di foreste colossali come l’Amazzonia emetterebbero quantità catastrofiche di gas serra. Ma quando potrebbe accadere? L’aumento della temperatura non è controllato solo dalle emissioni dirette, ma è mitigato dai tantissimi meccanismi che potrebbero cessare di funzionare con l’aumento della temperatura. Mentre il limite inferiore dei 2 gradi è qualcosa sul quale possiamo essere abbastanza sicuri, è molto più difficile capire quale sia lo scenario più pessimistico. Potrebbe essere anche molto peggiore di quello che noi ci immaginiamo. Abbiamo di fronte un enorme problema che ha bisogno di interventi decisi – non solo per bloccare le emissioni di gas serra – ma anche di investimenti scientifici. Dobbiamo essere in grado di sviluppare nuove tecnologie per conservare l’energia, trasformandola anche in carburanti, tecnologie non inquinanti che si basano su risorse rinnovabili. Non solo dobbiamo salvarci dall’effetto serra, ma dobbiamo evitare di cadere nella trappola terribile dell’esaurimento delle risorse naturali. Il risparmio energetico è anche un capitolo da affrontare con decisione. Per esempio, finché la temperatura interna delle nostre case rimarrà quasi costante tra estate e inverno, sarà difficile fermare le emissioni».
Ore 09:15 – Traccia 1: Ecco la poesia di Pascoli, La via Ferrata
Tra gli argini su cui mucche tranquilla-
mente pascono, bruna si difila
la via ferrata che lontano brilla;
e nel cielo di perla dritti, uguali,
con loro trama delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di gemiti e d’ululi rombando
cresce e dilegua femminil lamento?
I fili di metallo a quando a quando
squillano, immensa arpa sonora, al vento.
Ore 08:56 – Covid e iperconnessione: le tracce di attualità
Un brano di Luigi Ferrajoli «Perché una costituzione della Terra?» sulle conseguenze del Covid-19 e un brano di Vera Gheno e Bruno Mastroianni «Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello», sono i due temi sui rischi della rete. Non poteva mancare una traccia con un discorso del premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi
Ore 08:48 – Liliana Segre e Oliver Sacks per la tracce argomentative
Per le tracce del tema argomentativo ci sono Liliana Segre con un brano tratto dal libro che ha scritto lo scorso anno con l’ex pm Gherardo Colombo dal titolo «La sola colpa di essere nati». C’è poi una traccia ad argomento musicale con un testo di Oliver Sacks da «Musicofilia».
Ore 08:33 – Le prime indiscrezioni: Verga e Pascoli
Arrivano dalle scuole le prime indiscrezioni sugli argomenti dei temi di maturità: Giovanni Verga e Giovanni Pascoli sono gli autori scelti per le due prime tracce, quelle che richiedono l’analisi del testo. Sono gli stessi studenti a pubblicarle sui social prima di cominciare a scrivere. Si tratta di «La via ferrata» tratta dalla raccolta Myricae e un brano tratto dalla novella «Nedda» di Giovanni Verga
Ore 08:30 – Inviata la chiave digitale alle scuole, si apre il plico delle tracce
Dai sotterranei del ministero dell’Istruzione, il ministro Patrizio Bianchi, come da tradizione ormai, ha premuto il tasto «invio» del computer e inviato a tutte le scuole d’italia il codice che consente di aprire il plico telematico che contiene le sette tracce dei temi di maturità. L’esame è formalmente iniziato. Gli studenti avranno sei ore di tempo per scrivere e consegnare il loro testo.
Ore 08:19 – La prima prova vale 15 punti, come si calcola il voto
La prima prova di questa mattina vale 15 punti sui cento di cui è composto il voto della maturità 2022. A fare la parte del leone sarà l’orale che vale fino a 25 punti e il curriculum degli ultimi tre anni che compone la metà del voto. La seconda prova — di domani 23 giugno – invewce è depotenziata e conta al massimo fino a 10 punti. E non è uguale per tutti: ogni scuola sceglierà una sua traccia (versione, problemi, traduzione o quant’altro prevede la prova di indirizzo) in base ai programmi svolti dalle classi durante questi ultimi tre anni.
Ore 07:59 – Bianchi agli studenti: non sarete valutati col bilancino
«Abbiamo cercato di dare ai ragazzi degli spunti di riflessione a partire da un argomento o da un autore. Non è tanto importante che dimostrino di aver studiato, ma che sappiano argomentare il loro punto di vista con un uso appropriato e responsabile delle parole, perché ogni parola è un monumento. L’esame serve per valutare la maturazione di una persona, la sua capacità di rendersi responsabile di un pensiero anche critico». Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, spiega nell’intervista al Corriere della Sera il criterio della scelta delle tracce che saranno proposte questa mattina all’esame di maturità. Bianchi ha sottolineato che «l’esame di maturità non è un test: serve a valutare il percorso svolto dai ragazzi in un periodo particolarmente difficile. E infatti la media dei voti del triennio quest’anno conta fino al 50 per cento sul voto finale. Non serve usare il bilancino. Anche in caso di uno scivolone nello scritto, le commissioni possono essere equilibrate: sono autonome e hanno la responsabilità di valutare la persona».
Ore 07:52 – Studenti in classe senza mascherina
Quella che comincia oggi è di nuovo una maturità senza mascherina, visto che in extremis la settimana scorsa il governo ha cancellato l’obbligo di portarla durante le prove: anche agli scritti gli studenti potranno stare a bocca e naso scoperti. Infine è previsto un percorso per gli studenti che sono positivi al Covid e non potranno essere in aula oggi e domani: saranno giustificati se presentano l’esito del tampone positivo e per loro è prevista una sessione suppletiva che si svolgerà il 6 e il 7 luglio.
Ore 07:41 – Le prime prove di due scrittori – Stefania Auci ed Emanuele Trevi
«Nel 1993, noi alunni
della III C del liceo classico Ximenes avremmo dovuto affrontare l’esame
di maturità ed eravamo in una pessima situazione».
«Ancora me la sogno, la prova scritta della maturità , come accade a tantissima gente, asini o secchioni non importa».
Cominciano così gli articoli che due autori d’eccezione — Stefania
Auci ed Emanuele Trevi – hanno scritto per il Corriere, ricordando la
loro prima prova scritta: «L’ansia, i temi svolti sotto la t-shirt. Poi
ho capito che potevo farcela» (Auci) e «Scelsi D’Annunzio e iniziai a scrivere. Da allora ho imparato a buttarmi» (Trevi).
Ore 07:30 – Il toto-tracce
(Marco Ricucci)
Quali tracce saranno sottoposte — tra un’ora circa — ai maturandi? Nei
giorni scorsi, a tastare il polso della situazione è stato l sito
specializzato Skuola.net, che in un recente sondaggio ha raccolto le
previsioni di cica 3000 maturandi italiani.
Per il tema di attualità, gran parte degli studenti si aspetta una traccia sulla guerra in Ucraina o una traccia che voglia commemorare i trent’anni dall’assassinio dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Per l’analisi del testo (la tipologia A),
su un autore o autori, in prosa o in poesia , che si collocano
cronologicamente dall’Unità d’Italia in poi, le aspettative degli
studenti si convogliano, senza tentennamenti, su Giovanni Verga (probabilmente per l’anniversario della nascita che ricorre nel 2022 ), Gabriele D’Annunzio
,
Alessandro Manzoni, Luigi Pirandello, Italo Svevo e Primo Levi.
Se lasciamo la prosa per la poesia, potrebbero uscire tre autori: Giovanni Pascoli e Giuseppe Ungaretti,
che sono indicati da oltre 1 maturando su 5. Due poeti molto diversi
per epoca storico-culturale e poetica, ma entrambi grandi esploratori
dell’anima umana: il primo, attraverso il «fanciullino» che alberga in
noi, scopre il mondo delle piccole cose e si pone in ascolto della
natura con i suoi simboli, quasi in una religione misterica
dell’immanente; il secondo, invece, ha visto, nel porto sepolto del
cuore umano, la tragedia del Primo conflitto mondiale, che ha espresso ,
in un certo senso, l’anatomia dell’ (auto)distruttività animalesca
della specie umana, per dirla alla Erich Fromm. Ma Ungaretti è uscito
più volte, a differenza di Pascoli. Rimane, con il 18%, al terzo posto,
Eugenio Montale, vincitore del Premio Nobel per la letteratura e
senatore a vita: egli, come Giuseppe Ungaretti che si diplomò ragioniere
ad Alessandria d’Egitto nel 1906 presso l’Ecole Suisse Jacot, un
prestigioso istituto svizzero tecnico, conseguì similmente il diploma di
ragioneria. Chi vivrà dunque vedrà…
(Qui l’articolo integrale)
Ore 07:28 – Chi è ammesso, e chi no
Secondo i primi dati elaborati dal ministero ha ottenuto l’ammissione il 96,2% dei 539 mila studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di tutta Italia (solo lo 0,1 per cento in meno di quelli ammessi nell’ultimo anno pre Covid). In percentuale sono stati più studiosi gli studenti del Veneto (97,2% di ammessi), il Molise e la Basilicata (97,1%), in fondo alla classifica ci sono la Puglia, la Sicilia (95,5%), la Liguria (94,5%) e infine la Sardegna che, come già negli ultimi anni, stacca le altre regioni con 8,2 per cento di non ammessi. Saranno i 13.703 presidenti di commissione a leggere e distribuire i temi e i maturandi hanno sei ore di tempo per svolgere e consegnare la loro prova. Sono sette le tracce, divise, come prevede la legge, in tre tipologie di prova: produzione del testo letterario (prosa e poesia); analisi e produzione di un testo argomentativo; riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Ore 07:27 – Il tasto «invio», alle 8
Alle otto di questa mattina il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dai sotterranei del ministero dell’Istruzione dove nei mesi scorsi sono stati preparati i temi della Maturità, comincia le procedure per dare il via all’esame di Stato 2022. Premendo il tasto «invio» del computer manda a tutte le scuole la chiave digitale numerica che dà accesso al plico criptato che contiene le sette tracce della prima prova. E alle 8:30 520mila studenti potranno leggere i temi e cominciare la loro maturità.
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