L’ora della scissione. Il lugubre epitaffio del fondatore Grillo: la morte va accettata
E chi sarebbe questo «sedicente Grande Uomo» attaccato alla poltrona, se non il ministro degli Esteri? Le parole di Grillo, che dovrebbe scendere a Roma domani, possono sorprendere se si pensa al giudizio espresso su Conte poco prima che l’avvocato diventasse leader del M5s. «Non ha né visione politica, né capacità manageriali. Non ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione», scrisse sul blog a proposito di Giuseppe Conte. «Non possiamo lasciare che un movimento nato per diffondere la democrazia diretta e partecipata si trasformi in un partito unipersonale governato da uno statuto seicentesco». Ora però nella guerra Di Maio-Conte, il comico se la prende con il primo. I grillini, che dopo anni in Parlamento hanno imparato che contano solo i soldi, fanno notare un piccolo dettaglio: Grillo si è trasformato da Fondatore, e poi Garante, in Fornitore esterno del Movimento. Con Conte ha siglato un contratto commerciale da 300mila euro, che il M5s verserà direttamente a lui come corrispettivo per il supporto alla comunicazione politica fornito dal blog. Il comico si esprime per metafore, non vuole essere troppo esplicito. L’Adnkronos l’ha raggiunto al telefono e lui si è inventato una gag fingendo di rispondere ad un call center di offerte luce e gas: «Ah, attenda un attimo…Paaarviiiiin (la moglie, ndr), siamo abbonati? Mi spiace, non siamo abbonati, non posso risponderle», e riaggancia. La morte del M5s è comunque una buona notizia per molti. Renzi: «Il grillismo è scomparso. Non parliamone più. Torniamo alle cose serie, torniamo alla politica». Gasparri: «Siamo all’epilogo del niente». Calenda: «Oggi è una bella giornata. La dissoluzione del nulla». Ma l’immagine più tremenda del M5s è quella che sceglie Beppe Grillo per corredare il suo post: il Dictyostelium. Cioè – spiega Wikipedia – delle amebe che vivono nel sottobosco dotate di una particolare capacità di sopravvivere in condizioni avverse e senza cibo. Quelle che le amebe del M5s dovranno affrontare ora, fa capire Grillo, il fondatore-tumulatore.
IL GIORNALE
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