Guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Più armi per liberare la nostra terra”. Razzi su Lysychansk: “Molte vittime ma resistiamo”

AGGIORNAMENTI A CURA DI MARCO ACCOSSATO

Il 120° giorno di guerra della Russia contro l’Ucraina si apre con l’annuncio del presidente Usa, Joe Biden, su nuove sanzioni. Gli stati Uniti e i leader del G7 annunceranno nuove misure per accrescere la pressione sulla Russia nel prossimo summit in Germania. 

Da domenica scorsa – dice l’intelligence britannica  – le forze russe sono avanzate per oltre 5 chilometri verso la città di Lysychansk, nel Donbass. «Alcune unità ucraine si sono ritirate, probabilmente per evitare di essere accerchiate, ma le forze russe stanno mettendo sotto pressione la sacca di Lysychansk-Severodonetsk».

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Il retroscena – 
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Gli aggiornamenti ora per ora

08.43 – Kosovo: “L’adesione Ue di Ucraina e Moldova rafforza anche noi”
Non vedo nessun danno nei confronti dei Balcani se la Moldova e l’Ucraina vanno avanti (nel percorso europeo), anzi l’opposto. Credo che aprendo le porte all’Ucraina e alla Moldova l’Ue manda un forte messaggio che ha un’importanza geostrategica e questo è esattamente quello di cui i Balcani hanno bisogno. Anche noi meritiamo di andare avanti come parte dell’Ue”. Così la presidente del Kosovo, Vjosa Osmani, al suo arrivo al vertice Ue-Balcani occidentali a Bruxelles.

08.30 – Il leader ceceno Ramzan Kadyrov: “Preso il villaggio di Katerynivka nel Lugansk”
Il villaggio di Katerynivka nell’autoproclamata Repubblica popolare di Lugansk (Lpr) «è stato preso, ed è sotto il nostro controllo». Lo ha annunciato su Telegram il leader ceceno Ramzan Kadyrov, citato da Interfax. «Le unità delle forze speciali di Akhmat, insieme alle forze alleate hanno liberato un’altra località della Repubblica popolare di Lugansk, il villaggio di Katerynivka», ha precisato Kadyrov. 

08.25 – Salvini: “Le armi a oltranza non sono la soluzione”
«Ieri Mario Draghi in Parlamento ha parlato di pace. Io spero che, non come dice Boris Johnson, non ci sia una guerra ad oltranza perché sarebbe un disastro». Lo dice a Rtl 102.5 il leader della Lega, Matteo Salvini. «Aiutare l’Ucraina – aggiunge – è stato l’obiettivo di tutto il mondo, ma dopo 4 mesi dall’inizio del conflitto il mondo ora chiede diplomazia, dialogo. Noi stiamo aiutando economicamente, accogliendo i profughi. Però le armi ad oltranza non sono la soluzione».

08.15 –  Il governatore di Lugansk: razzi sulla città e molte vittime
«Pesanti incendi nella città di Lysychansk causati dagli invasori russi» che hanno lanciato «più di cento razzi». Lo afferma il governatore dell’oblast ucraino estremorientale di Lugansk, Serhiy Gaidai, precisando che «interi quartieri sono sotto il fuoco dei russi» che utilizzano «artiglieria e mortai». Gaidai parla di «numerose vittime tra i civili», ma «nonostante gli incendi, la città continua ad essere in prima linea nella resistenza ucraina agli occupanti. Lysychansk si sta difendendo!».

07.40 – I russi conquistano due villaggialle porte di Severodonetsk
Le forze russe hanno conquistato due villaggi alle porte di Severodonetsk, città strategica situata nella regione di Luhansk, nel Donbass, da giorni obiettivo dichiarato dell’offensiva di Mosca. Lo ha reso noto lo Stato maggiore ucraino in un comunicato, sostenendo che «il nemico ha conquistato gli insediamenti di Loskutivka e Rai-Oleksandrivka e conduce operazioni d’assalto per prendere il controllo dell’insediamento di Syrotyne».

07.30 – Zelensky: Mosca vuole rendere il Donbass come Mariupol
«Nel Donbass ci sono massicci attacchi aerei e di artiglieria. L’obiettivo degli occupanti (russi) rimane lo stesso: vogliono distruggere l’intero Donbass passo dopo passo. Lysychansk, Slovyansk, Kramatorsk: mirano a trasformare qualsiasi città in Mariupol, un cumulo di macerie». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella notte, esortando l’Occidente ad accelerare la fornitura di armi. 

07.20 – Intelligence di Londra: “Da domenica i russi avanzano verso Lysychansk
Da domenica scorsa le forze russe sono avanzate per oltre 5 chilometri verso la città di Lysychansk, nel Donbass. Lo sottolinea l’intelligence britannica in un nuovo aggiornamento della situazione sul campo di battaglia. «Alcune unità ucraine si sono ritirate, probabilmente per evitare di essere accerchiate», ha precisato l’intelligence britannica, sottolineando come i progressi militari russi in questo settore siano «probabilmente il risultato del recente rafforzamento delle unità e della forte concentrazione di fuoco». «Le forze russe stanno mettendo sotto pressione la sacca di Lysychansk-Severodonetsk», ha aggiunto l’intelligence, sostenendo tuttavia come non si possa ancora affermare che abbiano preso il controllo dell’intera parte occidentale dell’oblast di Donetsk.

06.50 – Zelensky chiede più armi pesanti e potenti
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha affermato che i massicci attacchi aerei e di artiglieria di Mosca mirano a distruggere l’intera regione del Donbas e ha esortato gli alleati dell’Ucraina ad accelerare la spedizione di armi pesanti per eguagliare la Russia sul campo di battaglia. La lotta per le città gemelle di Sievierodonetsk e Lysychansk nella regione ucraina di Luhansk sta «entrando in una sorta di terribile climax», ha affermato Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Zelensky. «Dobbiamo liberare la nostra terra e ottenere la vittoria, ma più rapidamente, molto più rapidamente», ha detto Zelenskiy in un discorso video diffuso nel giorno del Consiglio europeo – in cui gli Stati membri vareranno un documento di sostegno all’Ucraina – ribadendo le richieste di armi più potenti e più veloci. «Ci sono stati massicci attacchi aerei e di artiglieria nel Donbas – ha affermato ancora – l’obiettivo delle forze occupanti è sempre lo stesso, vogliono distruggere l’intero Donbas passo dopo passo». Questo è il motivo, ha proseguito, «per cui sottolineiamo ancora e ancora l’accelerazione delle consegne di armi in Ucraina. Ciò che serve rapidamente è la parità sul campo di battaglia per fermare questa armata diabolica e spingerla oltre i confini del Paese».

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