L’instabilità spinge il Draghi dopo Draghi. Partiti già in subbuglio per le elezioni 2023
C’è chi lo racconta come lo scenario più temuto e chi, invece, lo auspica come la migliore delle soluzioni possibili. Di certo, c’è che l’inatteso esito elettorale di una tornata amministrativa che sulla carta avrebbe dovuto dire poco, ci consegna un panorama politico di instabilità e confusione. Scricchiolano le coalizioni, da una e dall’altra parte. Con il centrodestra alle prese con una resa dei conti che ormai da anni viene costantemente rinviata a data da destinarsi e il centrosinistra che vede compromesso quel «campo largo» sul quale Enrico Letta avrebbe voluto costruire l’imminente campagna elettorale. Da una parte domina il conflitto – ormai più umano che politico – tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Dall’altra si fanno i conti con la variabile impazzita di Giuseppe Conte, che un giorno minaccia il suo personale Papeete (ma senza avere il coraggio di andare fino in fondo) e quello dopo viene richiamato all’ordine da un Beppe Grillo che quasi sembra commissariarlo.
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