Conte-Draghi, la dura telefonata dopo le accuse: se ci volete fuori dal governo, me lo dovete dire
Draghi ascolta, tenendo a bada il disagio di essere investito da un tale carico di accuse e sospetti durante un cruciale vertice internazionale. Nega con forza di aver mai cercato di «buttare fuori» Conte, gli dice «domani ci risentiamo e ci vediamo» e cerca di chiudere l’incidente. Ma l’ex premier prende tempo, lasciando aleggiare il rischio di una rottura insanabile. Il premier si mostra convinto che il governo andrà avanti, eppure Conte, a quanto raccontano i suoi, non esclude niente. Non agirà «di pancia» e qualsiasi sua decisione sarà «calcolata e studiata». Ma sembra ormai chiaro che tra il leader del M5S e quello della Lega si è innescata la corsa a chi per primo romperà l’unità nazionale. Eppure a Palazzo Chigi sdrammatizzano: «Sono sedici mesi che minacciano, ma non esce mai nessuno».
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