Bollette, nuove misure contro il caro energia: 3 miliardi di euro fino a settembre
Vale poco più di tre miliardi il decreto Bollette con le misure per calmierare gli effetti del caro energia nel terzo trimestre. Il provvedimento, approvato dal consiglio dei ministri, conta otto articoli. Il testo in parte replica le misure già adottate nei mesi scorsi dal governo annullando, per esempio, le aliquote relative agli oneri di sistema applicati a famiglie e attività non domestiche con potenza disponibile fino a 16,5 kW. L’azzeramento degli oneri di sistema, così come nei decreti precedenti, è previsto anche per le bollette elettriche delle imprese con utenze superiori ai 16,5 kW. Nel complesso l’intervento vale 1,9 miliardi. Il secondo articolo del decreto conferma un’altra misura già presente nei precedenti decreti, riducendo l’Iva al 5% per le bollette del gas anche nel terzo trimestre del 2022. La misura prevede un costo di 480 milioni. Sul fronte delle bollette del metano il decreto stabilisce, inoltre, che Arera mantenga inalterate le aliquote relative agli oneri generali di sistema per il settore del gas naturale in vigore nel secondo trimestre del 2022. Una misura, quest’ultima, che richiede coperture per 292 milioni a cui si aggiungono ulteriori 240 milioni per gli scaglioni di consumo fino a 5.000 metri cubi all’anno. Bollette
La tassa sugli extragettiti
Nel testo, che ha ottenuto il via libera del consiglio dei Ministri, cambia, rispetto alla versione del decreto precedentemente discusso, il periodo di applicazione della tassazione sull’extragettito per le aziende del gas, da cui viene esclusa la quantità stoccata. Nell’articolato, infatti, si fa riferimento a un versamento «per ciascun mese del periodo compreso tra il 1° ottobre 2022 e il 31 dicembre 2022 e per ciascun contratto» mentre nella precedente versione si indicava il periodo compreso tra l’1 luglio 2022 e il 31 marzo 2023». Il contributo è pari al 10% della differenza, «se positiva, tra la componente CMEM (costo medio efficiente del mercato), come determinata dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), e il prezzo medio di importazione risultante dal medesimo contratto per i quantitativi di gas naturale destinati al mercato italiano importati oggetto del medesimo contratto, al netto dei quantitativi destinati all’iniezione in stoccaggio». Invece ai soggetti in perdita «sono restituiti gli importi precedentemente versati nei limiti del valore della perdita».
Bonus famiglie
Il decreto disciplina inoltre il Bonus sociale energia elettrica e gas legato all’Isee e destinato alle famiglie meno fortunate. In particolare, sono previsti sgravi tali da mantenere inalterata rispetto al trimestre precedente la spesa dei clienti agevolati corrispondenti ai profili-tipo dei titolari dei suddetti benefici. Confermate, infine, anche le disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas naturale. Un ambito in cui è previsto un ruolo del Gse, il Gestore dei Servizi Energetici, anche tramite «accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato e attraverso lo stretto coordinamento con l’impresa maggiore di trasporto «provvede ad erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, a fini dello stoccaggio e della successiva vendita entro il 31 dicembre 2022, nel limite di un controvalore pari a 4 miliardi di euro».
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