M5S, Conte si sente a un bivio: i tre paletti per stare al governo
Le pressioni sono molteplici e Conte è tentato dallo strappo, ma l’idea è quella di lasciare a Draghi la possibilità di accettare o meno un compromesso sulle esigenze degli stellati. L’ombra delle elezioni agita una buona parte della truppa parlamentare, che vede molto difficile una riconferma in Parlamento per la prossima legislatura. C’è chi prefigura anche un voto online per decidere una eventuale presenza o meno nel governo: tuttavia una soluzione di questo tipo viene vista come «ad alto rischio crisi». I militanti, si sa, sono esasperati dalla situazione e chiedono un cambio di passo. Parole che Conte ha ascoltato in campagna elettorale e che — dicono i ben informati — lo avrebbero portato su una linea più intransigente.
I dubbi che lacerano i vertici, in ogni caso, richiedono risposte rapide. Il Dl aiuti sarà il primo banco di prova: il Movimento spera di poter operare in Parlamento delle «migliorie», mentre l’esecutivo vorrebbe blindare il provvedimento. I due duellanti, Conte e Draghi, non hanno nessuna intenzione di farsi logorare l’uno dall’altro. Intanto, mentre il M5S ragiona sul suo futuro, Beppe Grillo si prepara a tornare in scena. «Sì, Beppe sta iniziando a ragionare su un nuovo spettacolo, ma siamo ancora a livello embrionale. Non sarà una cosa immediata», dice all’Adnkronos il manager Aldo Marangoni. Quando? «È possibile che questo accada entro l’anno».
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