Omicron 5, impennata dei contagi tornano i ricoverati con i caschi e le polmoniti: cosa sta succedendo
Nei pronto soccorso, osserva sempre Balzanelli, «iniziamo ad osservare desaturazioni di ossigeno nel sangue, soprattutto nei pazienti oncologici ed ematologici, nonostante la quarta dose del vaccino». In generale, aggiunge, «si stanno riempiendo i reparti di malattie infettive e si rilevano anche sintomi gastrointestinali».
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Sono quattro gli aspetti di Omicron 5 che preoccupano l’esperto. «La prima è la capacità di raggiungere gli alveoli polmonari, provocando desaturazioni, polmoniti e insufficienza respiratoria». In secondo luogo «la sottovariante è refrattaria alle alte temperature». Terzo «è incredibilmente contagiosa». Quarto «è capace di eludere le difese immunitarie», considerando che «vediamo persone vaccinate con 4 dosi o guariti dal Covid con febbre alta e tosse e vaccinati con 3 dosi con quadri fenomenologici importanti».
«Come medici di famiglia stiamo osservando un incremento esponenziale dei contagi, con numeri mai osservati in oltre 2 anni di pandemia» rivela a sua volta il segretario nazionale del sindacato dei medici di famiglia (Fimmg), Vincenzo Scotti. «Per alcuni colleghi con molti assistiti significa vedere anche 50 casi al giorno, con prevalente sintomatologia a carico delle prime vie respiratorie». Chi ha la polmonite però difficilmente va a bussare alla porta del medico di famiglia ma si rivolge all’ospedale. Dove i ricoveri nelle terapie intensive crescono poco, ma quelli nei reparti ordinari stanno accelerando: in una settimana se ne sono contati circa 1.500 in più.
LA STAMPA
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