La sentinella che monitora il ghiaccio della Marmolada con i radar: «Se crolla di nuovo, 50 secondi per salvarsi»

Qualche centinaio di metri sotto la vetta si apre però un vallone trasversale che domenica ha incanalato quel fiume di ghiaccio, pietre e terra verso un fianco della montagna. Per la conca sul fondo, in cui quasi tutta la fiumana si è accumulata, quell’intervallo sarebbe più alto, tra i 50 secondi e il minuto, ed è appunto qui che dovrebbero iniziare le ricerche degli uomini sul terreno. Avverrà quando sarà messo a punto il meccanismo di sicurezza integrato tra sentinelle e, appunto, i radar: «Il primo può far scattare un campanello immediato — conclude il “gran misuratore” — gli altri leggono l’accelerazione per fornirci delle soglie con diverse fasi di allerta».

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