Marmolada, prevedere le valanghe? “Ecco come stanno le cose”


FENOMENI NATURALI – In altre parole, secondo il docente, «questi sono fenomeni del tutto naturali, sembra strano a dirlo ma è così. E anche nelle fasi in cui i ghiacciai sono in espansione, come alla fine dell’800, quando c’è stato un periodo chiamato “piccola età glaciale”, si creano problemi di altra natura, avanzate di ghiacciai dove prima non c’erano. «Sono fenomeni naturali con i quali l’uomo deve imparare a convivere ed evitare per quanto possibile le situazioni di pericolo», ha ribadito Forte. «Il rischio zero non esiste, come per i terremoti. Si sa benissimo che in Italia ci sono molte zone sismiche ma non per questo non si vive in quelle zone». Con i ghiacciai, ha osservato, «si ha meno familiarità, anche perché sono confinati in un’area geografica precisa, a quote elevate, pochi sono accessibili in maniera semplice a livello turistico. Ci vogliono guide alpine, cordate, l’opinione pubblica non conosce la situazione. Ce ne sono pochi, sono sempre più piccoli e relegati ad alta quota». Dunque «si possono dire tante cose ma che non sono collegate a dati scientifici. I ghiacciai vanno studiati, è importante studiarli anche per l’acqua che contengono: sono depositi di acqua pulita, sfruttabile. Vanno studiati anche da questo punto di vista, non solo per il rischio e la pericolosità ma in chiave positiva. Sono una risorsa a tutti gli effetti», ha concluso il docente. 

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