Guarigioni “miracolose” all’Ama: 300 operatori tornano al lavoro a Roma

Francesca Galici

Uno dei grandi problemi di Roma degli ultimi anni è stato l’assenteismo degli operatori dell’Ama incaricati alla pulizia della città. Eppure, con il cambio del management della municipalizzata, qualcosa sembra essere cambiato a Roma, tanto che centinaia di operai sono tornati a lavoro. Qualcuno parla ironicamente di miracolo ma in questo caso esiste una spiegazione ben più concreta e realistica: sono state implementate le visite fiscali.

Quella che sembrava essere una brutta epidemia, capace di decimare il personale operativo dell’azienda municipalizzata della Capitale, si è risolta in poche settimane. Tanti i malati immaginari, così come gli ipocondriaci che improvvisamente sono guariti dai loro guai di salute immaginari. O, forse, il medico è della nuova squadra di medici fiscali che dallo scorso maggio hanno implementato i controlli a casa dei marcanti visita. L’obiettivo dichiarato era quello di verificare se chi ha consegnato i certificati medici soffra davvero di patologie incompatibili con la tipologia di lavoro, non leggera, che prevede lo svolgimento degli incarichi degli operatori dell’Ama. I frequenti sali e scendi dai mezzi, i movimenti necessari per spazzare l’asfalto o per raccogliere i sacchi dalla strada e lunghe ore da trascorrere in piedi sono uno sforzo fisico trascurabile e richiedono una buona salute. Però, quello che appariva inusuale, era l’altissimo numero di assenti.

Ama fa i controlli: in 200 tornano a lavorare per strada

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