Covid, in arrivo la circolare sulla quarta dose di vaccino: dovranno farla anche i guariti. Tutto quello che c’è da sapere
Paolo Russo
ROMA. Se come previsto oggi arriveranno i due documenti che daranno il via libera ufficiale alla quarta dose agli over 60 da parte di Ema e dell’Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie infettive, in serata il ministero della Salute emanerà la circolare che consentirà di somministrarla già da domani. Includendo anche i fragili senza alcun limite di età (fino a oggi era di 60 anni) mentre i guariti dal Covid e i vaccinati con la terza dose da più di 120 giorni potranno anche loro mostrare il braccio per la quarta volta.
Stesso arco di tempo servirà per ottenere poi in autunno i vaccini aggiornati. E qui le cose si complicano, perché dalle indiscrezioni che girano tanto nel palazzo delle Salute a Roma che in quello dell’Ema ad Amsterdam, di antidoti resettati su Omicron ne avremo due diversi, sia per il ceppo virale sul quale sono costruiti che per i tempi di distribuzione sul mercato. Moderna lancerebbe infatti a settembre il suo vaccino bivalente, costruito sul ceppo originario di Wuhan e quello di Omicron 1. Un prodotto che avrebbe un’efficacia di circa il 50% nel proteggere dal contagio e di poco meno dell’80% dalla malattia grave. Pfizer punterebbe invece direttamente sul vaccino aggiornato su Omicron 5, che arriverebbe però a novembre. Con l’incognita che altre e più contagiose varianti, come l’indiana Ba.2.75, prendano il posto di Ba.5, rimescolando di nuovo tutte le carte. Resta il fatto che chi farà subito la quarta dose potrà poi richiedere il vaccino aggiornato non prima di metà novembre. Avendo a quel punto a disposizione quello tarato su Omicron 5.
La giornata di ieri è servita per mettere a punto il testo della circolare, che sarà poi a quattro firme, comprendendo oltre a quella del ministero della Salute anche quelle di Iss, Aifa e Css, il Consiglio superiore di sanità.
Quindi dai 60 ai 79 anni si potrà fare subito il secondo booster per proteggersi da quest’onda anomala estiva, che ieri ha fatto contare 79.920 contagi, circa novemila in meno del giorno prima, ma con meno tamponi, tanto che il tasso di positività sale dell’1,1% portandosi al 26,3%, con 6 ricoveri in più nelle terapie intensive e 180 nei reparti di medicina. Dove il tasso di occupazione dei posti letto è al 14,1% vicino oramai alla prima soglia di sicurezza del 15, superata da 11 regioni, con una, l’Umbria già da zona arancione al 34,9% di letti occupati.
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