Draghi, il piano per evitare la crisi

Ilario Lombardo

Doveva andare diversamente. Sarebbe dovuta andare che giovedì il M5S avrebbe voltato le spalle all’aula in Senato dove è atteso il voto di fiducia al governo e al decreto Aiuti, e che subito dopo Mario Draghi sarebbe salito al Colle per affrontare il nodo della maggioranza con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Era così che fino a ieri mattina tutti pensavano sarebbe finita. Invece, la mossa di Silvio Berlusconi, che ha chiesto una verifica di governo, immediatamente rilanciata da Matteo Salvini, ha impresso un’accelerazione agli eventi.

Dl Aiuti, Davide Crippa annuncia che il M5s non partecipa al voto finale: “Contenuti non coerenti”

La maggioranza è sull’orlo della sua fine politica. Draghi ha anticipato quello che avrebbe fatto dopodomani. E lo ha fatto anche per preparare assieme al Capo dello Stato un percorso più ordinato per tentare di scongiurare la crisi. Tenendosi pronto a qualsiasi scenario. A Mattarella, il presidente del Consiglio ha anticipato cosa dirà oggi ai sindacati. Un appuntamento che l’ex numero uno della Banca centrale europea considera cruciale nella strategia di sminamento del M5S. Per Draghi è come se al tavolo con Cgil, Cisl e Uil sarà seduto anche Giuseppe Conte. Gran parte dei nove punti del documento consegnato dall’avvocato al premier saranno affrontati oggi a Palazzo Chigi. E Draghi è pronto ad aperture che considera significative, su reddito di cittadinanza, salario minimo, cuneo fiscale, rinnovi contrattuali, e aiuti a famiglie e imprese. Non arriverà fino ad attivare la richiesta di scostamento di bilancio, cosa che vorrebbe Conte, perché, come ha confidato ad alcuni ministri, tra i vari motivi per non farlo c’è che sarebbe rischioso in una situazione in cui nessun altro Paese europeo lo ha chiesto. Ma i soldi che il governo è pronto a mettere a disposizione saranno tanti. A quanto pare, ben oltre i 10-12 miliardi a cui, secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, era previsto arrivasse il decreto da licenziare tra fine luglio e inizio agosto. La lotta all’evasione ha prodotto i suoi frutti e tra gli effetti dell’inflazione c’è un aumento considerevole di incassi da Iva. Un extragettito che si tradurrà in soldi per le bollette delle famiglie, crediti d’imposta energetici per le imprese, ma anche interventi su salari e potere d’acquisto. Non è ancora certo, ma Draghi potrebbe già oggi annunciare un taglio del cuneo fiscale, strutturale su più anni.

Governo, Conte: “Cosa farà il M5S al Senato giovedì? Lo saprete a tempo debito”

Le proposte facevano già parte dell’agenda, tengono a precisare da Palazzo Chigi, anche per smussare l’impressione di un cedimento. Ma se servono anche a placare Conte, e ancora di più i suoi parlamentari convinti che non ci sia alternativa allo strappo, tanto meglio sfruttare la tempistica dell’occasione offerta dal confronto con i sindacati.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.