Guerra Russia-Ucraina, ancora razzi su Odessa, ma parte l’operazione grano. Zelensky: “Mosca usa il gas per terrorizzare l’Europa”. Gli Usa rassicurano Kiev: presto nuove armi
DIRETTA A CURA DI PASQUALE QUARANTA
È il 153° giorno di guerra in Ucraina. Dopo l’attacco a Odessa, subito dopo il tanto agognato accordo sul grano,
i missili russi sono piovuti di nuovo sulla città portuale sul
Mar Nero, ma ciò non sembra poter impedire l’avvio delle operazioni per
l’esportazione del grano ucraino. Un centro per il coordinamento dei
corridoi nel Mar Nero aprirà oggi a Istanbul con rappresentanti di
Russia, Ucraina, Turchia e Nazioni Unite per avviare il piano concordato
tra le parti il 22 luglio.
I ministri dell’Energia dei 27 Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo politico sulla riduzione della domanda di gas
in vista del prossimo inverno. Il ministro per la Transizione
ecologica, Roberto Cingolani, ha spiegato che «entro l’inizio
dell’inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe». Intanto,
continua il rialzo del prezzo del gas: ad Amsterdam è balzato a 200,40
euro al megawattora per poi ripiegare a 199 euro, con un aumento del
12,6%, a livelli di inizio marzo scorso.
La Russia manda in
prepensionamento la Stazione spaziale internazionale: Mosca annuncia la
sua «irrevocabile decisione» di abbandonare la collaborazione al
progetto Iss a partire dal 2024, smantellando dopo quasi tre decenni un altro dei simboli della fine della Guerra Fredda.
Il
presidente turco Recep Tayyip Erdogan il prossimo 5 agosto volerà a
Sochi, in Russia, dove incontrerà Putin nel secondo faccia a faccia tra i
due leader dall’inizio del conflitto in Ucraina. Giovedì 28 luglio
Biden e Xi Jinping dovrebbero avere infine un colloquio, secondo quanto
riferisce l’agenzia Reuteurs.
Il reportage – Quel che resta di un soldato
Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi
Gli aggiornamenti in diretta
02.30 – La Russia si ritira dalla Stazione spaziale internazionale
La
Russia si ritirerà dal progetto della Stazione Spaziale Internazionale
(Iss) «dopo il 2024, quando inizierà la realizzazione di una stazione
spaziale nazionale», ha dichiarato il capo di Roscosmos (l’Agenzia
spaziale russa), Yury Borisov. «Naturalmente rispetteremo tutti gli
impegni presi con i nostri partner – ha aggiunto durante un incontro con
il presidente russo Vladimir Putin –, ma la decisione è stata presa».
Immediata la replica della direttrice dell’Iss per contro dell’americana
Nasa, Robyn Gatens. A chi le chiedeva se volesse mettere fine ai
«rapporti spaziali» tra Usa e Russia dopo l’annuncio di Mosca, Gatens ha
risposto: «No, assolutamente no. Sono stati buoni partner, come lo sono
tutti i nostri partner, e vogliamo continuare la collaborazione per far
funzionare la stazione spaziale fino alla fine del decennio», cioè per
la fine programmata del progetto.
02.00 – Usa-Cina: colloquio Biden-Xi in programma per giovedì
Il
presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping
dovrebbero tenere il loro colloquio giovedì 28 luglio: lo ha dichiarato
una fonte citata da Reuters. Il colloquio avviene tra le
tensioni su Taiwan e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il
portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale John Kirby ha
affermato che la gestione della concorrenza economica tra i due Paesi
sarà anche un punto focale della telefonata.
01.50 – Zelensky: con l’aumento dei prezzi la Russia fa terrorismo contro l’Europa
«L’annuncio
di un altro provocato aumento dei prezzi del gas sulla borsa europea
oltre i 2mila dollari per mille metri cubi è già un motivo sufficiente
per ampliare le sanzioni contro la Russia. Perché è chiaro a tutti che
si tratta di un deliberato terrorismo dei prezzi creato dalla Russia
contro l’Europa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr
Zelensky nel consueto videomessaggio serale al paese, citato da Ukrinform.
«Usando Gazprom, Mosca sta facendo di tutto per rendere questo inverno
il più difficile per i paesi europei. Dobbiamo rispondere al terrore,
rispondere con le sanzioni».
01.20 – Zelensky: la Russia ha perso 40mila soldati dall’inizio della guerra
La
Russia ha perso quasi 40mila soldati dall’inizio dell’invasione
dell’Ucraina. Lo ha dichiarato Volodymyr Zelensky nel consueto
video-messaggio serale al paese, citato da Ukrinform. «In
questi quattro mesi lo Stato russo non ha comunicato ai suoi cittadini
alcuna informazione, anche censurata, sulle perdite del contingente di
occupazione. Silenzio assoluto. Nulla è stato pubblicato o detto in
numerose interviste e discorsi a livello politico e militare», ha
spiegato. «Sono quasi 40milale persone perse dall’esercito russo dal 24
febbraio. E ci sono decine di migliaia di persone ferite e mutilate», ha
aggiunto Zelensky.
01.00 – A Kaliningrad primo treno di merci russe via Lituania
Il
primo treno con merci sanzionate è arrivato dalla Russia a Kaliningrad
attraverso la Lituania, nel primo viaggio di questo tipo da quando
l’Unione Europea ha affermato che la Lituania deve consentire alle merci
russe di attraversare il suo territorio. Lo rende noto il governatore
regionale Anton Alikhanov, citato dall’agenzia russa Tass. «Si tratta
del primo treno arrivato dopo la decisione dell’Ue: un risultato
piuttosto importante», ha commentato Alikhanov. Il treno consisteva in
60 vagoni merci carichi di cemento.
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