Salvini e la Russia, polemiche sull’ambasciata di Mosca a Roma. Le scelte del «falco» Razov tra minacce e querele

L’ambasciatore è in vacanza. La portavoce è in ferie. L’addetta stampa non c’è. All’Agi l’ambasciata dice che «non ha nulla da aggiungere a quello che è già stato detto a giugno» quando è esploso il caso dei biglietti aerei. Ma c’è qualcuno che dice di sapere. Vittorio Torrembini, presidente degli imprenditori italiani a Mosca e presidente della fondazione Gorbaciov, conferma al Corriere che Kostyukov chiese davvero a Capuano delle intenzioni dei ministri: «Certo che si è informato — spiega al telefono da Mosca —. Qualsiasi Paese che ha una rappresentanza diplomatica segue la situazione politica. È normale. Ma in questa situazione anche questo suscita scandalo». Forse perché poi il governo è caduto davvero e questo assomiglia all’avvio di una destabilizzazione. Torrembini che ha contatti con l’ambasciatatore russo e conosce lo stesso Kostyukov assicura di no. «Kostyukov è intelligente ma è giovane, e questo forse ha influito nell’errore di comunicazione. Ma non ha avuto input per interferenze. Perché c’è un certo disinteresse in Russia per il nostro Paese. Sono delusi: eravamo il Paese più amico e abbiamo fatto scelte fra le più pesanti. Non si fidano più».

CORRIERE.IT

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