Ecco chi sono i fedelissimi di Putin
JACOPO IACOBONI
TORINO. Oleg Kostyukov – il funzionario dell’ambasciata russa al centro di un caso per il contenuto di alcuni suoi colloqui di fine maggio con l’emissario di Salvini, in uno dei quali si mostra troppo interessato alle sorti del governo di Mario Draghi – non è, nonostante la giovane età, un novizio del nostro Paese. Né lui né la sua famiglia. Sui social in russo le sue pagine sono state cancellate, ma internet non cancella mai tutto del tutto. Scopriamo per esempio che è un giovane che ama tantissimo, da anni, Milano, che ha fotografie in Brera, che nel concerto di Marylin Manson a Milano era nel backstage abbracciato al cantante. Che adora le sorelle.
Curiosità e vita di un ragazzo normale, ma forse con un qualche accesso speciale alle cose.
Poi, all’improvviso, dal 2014 spariscono le sue tracce. Puf, come se fossero tutte buttate giù all’improvviso. Come se fosse entrato in una seconda vita. La sua, vita. Secondo una delle fonti de La Stampa, Kostyukov è «senza alcun dubbio il figlio del capo del Gru», i servizi segreti militari di Mosca. Il giornalista russo che lo scrisse per primo, Serghey Ezhov, ci ha confermato di essersi occupato tanto di lui e della sorella. Arrivando a queste conclusioni, sulla base di una serie di documenti catastali. «Il capo dell’intelligence militare (ammiraglio Igor Kostyukov) è stato nominato capo della direzione principale di Stato maggiore generale alla fine del 2018, e l’anno successivo i suoi figli adulti sono diventati proprietari di immobili costosi». Un terreno a Lipka e un altro di 12 ettari nella comunità residenziale esclusiva di Beliye Rosy 1. Un appartamento di Oleg in 2a Chernogryazskaya Street, Mosca, la sua Mercedes-Benz Gle 350 d 4Matic e la Mercedes-Benz C200 della sorella Alena. Una delle proprietà è stimata 200 milioni di rubli: del tutto incompatibili con lo stipendio ministeriale di un milione e mezzo di rubli annui (circa 24mila euro).
In definitiva: siamo del tutto sicuri che il giovane Oleg sia solo il vicario dell’ufficio politico dell’ambasciata russa?
La Stampa ha chiesto ripetutamente per iscritto all’ambasciata russa a Roma una conferma o smentita della notizia che Oleg sia il figlio del capo del Gru. Non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta. Neanche in questi giorni. Igor Kostyukov è sotto sanzioni occidentali, e per accuse gravissime, non solo per l’interferenza elettorale russa nelle elezioni Usa del 2016 (quando era vice di Igor Korobov), ma per aver coordinato l’operazione di avvelenamento in Gran Bretagna di Sergey Skripal. Korobov muore all’improvviso nel 2018, dopo una serie di “epic fail” dello spionaggio russo che potrebbero aver irritato non poco Putin. Il quale a quel punto, per la prima volta, mette un ammiraglio a capo del Gru. Un fedelissimo è dire poco. Igor Kostyukov è un ufficiale dello spionaggio russo notissimo. In ambienti di intelligence occidentali vi sono pochi dubbi sul fatto che sia stato in per alcuni anni il capo del Gru in Italia.
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