Appello ai leader: adesso andate tutti ai funerali del Floyd d’Italia

MASSIMO GIANNINI

Alika è il George Floyd italiano. Il suo brutale assassinio, perpetrato da un uomo bianco inferocito, è una tragedia immane, che cambia il verso di questo agosto. Ha scosso le coscienze. Ma ha riproposto le solite polemiche sull’integrazione e l’immigrazione. Un vizio insopportabile dei partiti italiani, che riescono a dividersi persino di fronte a crimine così odioso. Ma proprio per questo, ora hanno una buona occasione per rilanciare una campagna elettorale degna di essere vissuta e seguita.

Lanciamo un appello a tutti i leader. Se volete ridare un senso vero a questa vacua rincorsa verso il 25 settembre, mettete da parte per una volta gli opposti ideologismi e gli interessi di bottega. Andate tutti insieme ai funerali di Alika. Andate senza simboli e senza calcoli. Andate solo con la vostra faccia, la vostra responsabilità, la vostra dignità, la vostra umanità. Andate uniti, almeno sulla tomba di un innocente, ucciso solo perché chiedeva l’elemosina. Vada il presidente del Consiglio Draghi, per dimostrare che la sua Agenda, se esiste, non è solo Piano vaccinale e Pnrr.

Vadano Salvini e Meloni, per dimostrare che almeno di fronte a un assassinio senza ragione e senza pietà il colore della pelle non conta. Vadano Conte e Di Maio, per dimostrare che la battaglia contro i “taxi del mare” è stata una follia momentanea. Andate tutti. Per dimostrare che in Italia la xenofobia e l’odio razziale non saranno mai più tollerati. Per dimostrare che, almeno di fronte alla vita umana, l’unità nazionale non è una parentesi. Ma un dovere.

LA STAMPA

Rating 3.00 out of 5

No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.