Dl Aiuti, più fondi per le bollette, si potranno pagare anche con il welfare aziendale: cosa prevede il decreto
A cura di Paolo Baroni
Più fondi per le bollette, proroga di un mese dello sconto benzina, due miliardi e mezzo per ampliare il taglio del cuneo fiscale e anticipare la rivalutazione delle pensioni, risorse per la sanità. Il decreto aiuti bis prende forma con le ultime limature prima del varo in consiglio dei ministri atteso per domani pomeriggio alle ore 15.
Carburanti scontati fino al 20 settembre
Con un
nuovo stanziamento di 1,042 miliardi il governo prorogherà per un altro
mese del taglio di 30 centesimi delle accise su benzina e gasolio. La
misura, dopo la proroga precedente, scade il 21 agosto e con questo
intervento si dovrebbe quindi arrivare fino al 20 settembre, ha
assicurato ieri il Mef, con l’impegno ad intervenire poi di nuovo ed
allungare la scadenza degli sconti attingendo sempre dall’extragettito
Iva sui carburanti. Secondo il Codacons la nuova proroga «non risolve
l’emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema
carburanti». Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa
registrata nell’ultimo anno, «limitarsi a prorogare lo sconto sulle
accise non può più bastare». Nonostante la riduzione delle accise già in
vigore da marzo, infatti, oggi un litro di benzina costa il 13,4% in
più rispetto al 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6%.
Bonus sociali più forti tutele ai vulnerabili
Più
tutele per i clienti vulnerabili e rafforzamento dei bonus sociali, che
assieme alla conferma del taglio degli oneri di sistema su gas e luce e
del taglio dell’Iva al 5% sul gas porta il pacchetto di aiuti alle
famiglie sul fronte del caro energia dai 3,4 miliardi precedenti a 5. In
base al nuovo «dl» la platea dei «vulnerabili» viene ridefinita
facendovi rientreranno persone in condizioni economicamente
svantaggiate, disabili, utenze nelle isole minori non interconnesse o
ubicate in strutture abitative di emergenza a seguito di calamità e over
75. Per questi soggetti da gennaio il prezzo del gas dovrà riflettere
«il costo effettivo di approvvigionamento nel mercato all’ingrosso». A
difesa di tutti gli utenti sino al 31 ottobre viene sospesa la
possibilità per i fornitori di modificare unilateralmente i prezzi.
Inefficaci anche i preavvisi già comunicati se questi non si sono già
tradotti in nuovi contratti.
Imprese, rinnovati i crediti di imposta
Per
continuare a sostenere le imprese colpite al pari dalle famiglie dai
forti rincari dell’energia verrà prorogato il credito di imposta
relativo agli acquisti di gas ed elettricità. Anche questo intervento
viene rafforzato con una stanziamento che sarà pari a 3,37 miliardi di
euro. Coi precedenti provvedimenti sino a tutto giugno era stato
assicurato un credito d’imposta pari al 15% alle aziende «dotate di
contatori di energia di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW»
in grado di dimostrare che il prezzo di acquisto della componente
energia calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre
2022 ha subito un incremento del costo per kWh superiore al 30% del
corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno
2019. Per le imprese energivore, invece, il credito di imposta arriva a
al 25% sempre a fronte di rincari superiori al 30%.
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