Nelle liste di Centrodestra la Lega ricandida tutti i vertici. Scontro in Forza Italia
di Paola Di Caro e Adriana Logroscino
Quote rosa e una difficile alchimia nel partito di Berlusconi: l’ipotesi Casellati in Basilicata e Bernini in Veneto. Confermate le candidature in Fratelli d’Italia di Fitto e Tremonti
Compatti e sereni, in attesa solo che «Giorgia» renda noti i nomi, probabilmente oggi, dentro Fratelli d’Italia. «Tutto alla grande» per Matteo Salvini, quando lascia la riunione sulle liste della Lega. E Forza Italia? A Villa Certosa il clima è piuttosto turbolento e la luce ancora non si vede. Non soltanto perché, dopo anni di presenze femminili numerose, c’è un problema non indifferente sulla scelta di quelle necessarie per chiudere le liste rispettando la proporzione tra i generi di 60 e 40% per la quota proporzionale (problema che negli uninominali aveva la Lega, poi risolto). Ma perché si starebbe consumando una vivace battaglia tra le cordate che fanno capo ai diversi esponenti di primo piano del partito. Con un Silvio Berlusconi in difficoltà anche nel tentativo di preservare gli storici rappresentanti di FI, amici personali compresi.
In questo clima e con numeri ridotti saltano fuori casi che fanno rumore: come quello di Annaelsa Tartaglione, classe 1989, ex concorrente di Miss Italia, che ha scalato FI Molise ma che poi — raccontano — sarebbe finita in disgrazia perché non gradita ai vertici femminili del partito: il collegio uninominale nella sua regione sarà occupato dal leader Udc Lorenzo Cesa, a lei rimane solo la corsa da capolista nel proporzionale, estremamente difficile.
Non così blindata allo stato attuale sembra perfino la posizione assegnata a Maurizio Gasparri, sulla quale si sta ancora lavorando. Scampato pericolo per Stefania Prestigiacomo: proposta come candidata per la presidenza della Regione Siciliana, alla fine dovrebbe spuntare un posto più che sicuro a Siracusa, come pure Gianfranco Miccichè. Se ballano ancora i ruoli di capolista delle donne — sicura Bernini, probabile Ronzulli, si attende per Fascina — una contesa delicata riguarda Elisabetta Casellati, presidente del Senato. Scontata la sua ricandidatura, ma potrebbe non essere presentata nel suo Veneto, come invece lei vorrebbe, ma in Basilicata: al suo posto in Veneto andrebbe Anna Maria Bernini.
Dentro FI, comunque, i nodi potrebbero essere sciolti solo all’ultimo momento utile, cioè lunedì: oggi i vertici del partito voleranno da Villa Certosa a Padova, per i funerali di Niccolò Ghedini ai quali ancora non è sicuro partecipi il Cavaliere. Poi, a Roma, il rush finale, cercando di evitare assalti finali alla diligenza.
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