Nelle liste di Centrodestra la Lega ricandida tutti i vertici. Scontro in Forza Italia
Nella Lega, invece, confermato l’indirizzo più volte annunciato da Salvini, che si presenterà solo nel proporzionale: la squadra di governo è promossa in blocco, le facce nuove, non tantissime, saranno soprattutto provenienti dai territori. Umberto Boss i, alla fine, ci sarà: nella sua Varese, per la Camera. Difenderanno il simbolo ministri e sottosegretari, tutti ai collegi uninominali di Montecitorio. Il ministro Giorgetti correrà a Sondrio. Il capogruppo Molinari ad Alessandria, i vicesegretari Fontana e Crippa a Verona e Seregno. Confermate le new entry Simonetta Matone, nel Lazio, e Andrea Paganella, vicinissimo a Salvini.
Per Fratelli d’Italia, blindata da Meloni , da ieri è data per certa la candidatura di Raffaele Fitto, nella sua Puglia. L’ex collega della leader nel quarto governo Berlusconi, quando entrambi militavano nel Pdl, è uno dei probabili esponenti di un governo a guida FdI. Confermati anche gli altri volti noti con un passato in partiti diversi: dagli ex ministri Giulio Tremonti e Giulio Terzi di Sant’Agata, passando per il responsabile del dipartimento economico del partito Maurizio Leo fino all’ambasciatore Stefano Pontecorvo. Promossi giovani come Chiara Colosimo, confermati pressoché tutti gli uscenti.
Per i centristi, si registra un’altra rinuncia: quella di Marco Marin di Italia al centro di Toti, che come il collega Quagliariello dice no al collegio (era un difficile uninominale a Napoli). Confermata la corsa di Michela Vittoria Brambilla in Sicilia da indipendente: da animalista attivissima da anni sul fronte, punterà molto sulla battaglia contro il randagismo in una regione afflitta da un problema endemico.
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