Meloni-Letta, la lite (a distanza). La presidente di FdI: «Screditi l’Italia». Il segretario dem: «Proponi follie»

Il deputato dem Francesco Boccia rincara: «Meloni attacca Letta perché dice la verità». Accusa Fratelli d’Italia di voler «chiudere il Paese tra i fili spinati della cultura nazionalistica». Paventa che rinegoziare il Pnrr farebbe rischiare risorse già stanziate per migliaia di enti locali. E rilancia il pericolo che un’Italia a guida Meloni «legata a Vox, ai nazionalisti francesi, ungheresi e polacchi sarebbe una battuta d’arresto al processo di integrazione». «Con il suo patriottismo sembra un disco rotto. In realtà le sue scelte danneggiano l’Italia», va oltre il dem Piero De Luca.

In soccorso a Meloni interviene Michaela Biancofiore di Coraggio Italia. Accusa Letta di rasentare lo «stalking politico» tentando di fermare l’ascesa democratica della leader con «mistificazioni, allusioni, battute sessiste, insinuazioni, distorsioni della verità e delle parole».

Tra i due poli litiganti Carlo Calenda (Azione) gode e parla di «liti da pollaio» che hanno come unico obiettivo «ripolarizzare il voto tra due coalizioni inconsistenti, contraddittorie e incapaci di governare . Quello che li unisce è il no al rigassificatore, bonus a pioggia etc…». Intanto prosegue il lavorio delle liste. Resta appesa la candidatura del costituzionalista dem pisano Stefano Ceccanti . Mentre tra le formazioni alleate con il Partito democratico spunta l’attore, da sempre impegnato nel sociale, Giobbe Covatta. Angelo Bonelli ne annuncia la candidatura con i Verdi.

All’alleanza elettorale con Sinistra italiana darà una mano anche Pippo Civati, ex deputato dem e fondatore di Possibile, che si unirà a Aboubakar Soumahoro e Ilaria Cucchi , già candidati. Dice Bonelli: «Vogliamo rappresentare quell’Italia che oggi è invisibile e dare una risposta ai giovani che ci chiedono di fare qualcosa per la crisi climatica non affrontata da Calenda, Salvini o Meloni: uniti per dire sì al nucleare. E che vogliono mettere le mani nelle tasche degli italiani invece di affrontare la grande questione delle energie rinnovabili. Sole e vento, sono fonti gratuite ed è per questo che non le vogliono».

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