5Stelle, cade l’ultimo tabù: sì alle pluricandidature

I problemi al Nord sono di natura diversa: si fatica a trovare candidati. Soprattutto, donne. Difficoltà resa evidente da alcuni nomi comparsi nelle liste con a fianco un triplice asterisco, per i quali «il Presidente – si legge – ha autorizzato l’inserimento in lista in deroga a modalità e criteri di formazione». Insomma, uno strappo alla regola. Tre donne con asterischi in Senato e altre sei alla Camera, tutte consigliere in carica nelle loro città. Secondo il regolamento, non si sarebbero potute presentare perché il loro mandato non è in scadenza nel 2022.

«Per qualcuno valgono le regole, per altri no», sibilano da Roma, dove la voglia di candidarsi di Virginia Raggi si è infranta proprio su questa regola. E sul limite dei due mandati – ricordano però dal partito -, lei che ne avrebbe voluto un quarto.

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