Ecco tutti i dem che imbarazzano Letta

Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana ma candidato sotto le bandiere del Pd, nel 2018 parlava di “mattanza di palestinesi per mano del governo israeliano” e, quest’anno, di “forze di occupazione israeliane”. Susanna Camusso, invece, riferendosi a Israele parla di “Paese che calpesta ogni giorno i diritti e le vite dei palestinesi”. Ma c’è anche la giovane candidata under 35 Rachele Scarpa, che un anno fa si esprimeva sulla “politica di Israele sull’occupazione degli spazi palestinesi” e criticava il suo partito per aver aderito a una manifestazione in sostegno dello Stato di Israele, dicendo di non condividere “la partecipazione del segretario”. Pochi giorni dopo, poi, interveniva a nome del Pd “in difesa e solidarietà del popolo palestinese” per “i bombardamenti e le violenze da parte di Israele“. E fa sorridere che parla di “informazione indipendente” quando invita i suoi follower a seguire la pagina dei “Giovani Palestinesi d’Italia” per informrsi su quanto avviene nella striscia di Gaza e tra Israele e Palestina. In questa rassegna non va esclusa nemmeno Laura Boldrini, fortemente criticata dall’ambasciata di Israele in Italia, per aver invitato con la sua commissione delle ong che nel Paese di Yair Lapid viene considerata una “organizzazione terroristica”.

Le offese alla religione e al centrodestra

C’è, poi, l’antologia di insulti riservata da alcuni candidati del Pd agli esponenti del centrodestra, ma non solo, che comincia con il sempreverde “imbecilli” dedicato dall’under 35 Marco Sarracino a Matteo Salvini e Carlo Giovanardi e si continua con Rosanna Filippin, che nel 2014 pubblicava un post destinato a sollevare molte polemiche nel quale, per sostenere i diritti civili, tirava in ballo la Sacra famiglia, che a suo avviso non era “prototipo della famiglia tradizionale”. Sommersa dalle critiche, rincarava poi la dose trincerandosi dietro l’ironia: “Gesù, figlio ‘illegittimo’ di una coppia sposata di clandestini (occupatori abusivi di capanne, per giunta). E mi dicono che c’è gente in giro che adora il Dio Po”.

Per non parlare, poi, dei commenti delicati dedicati a Giorgia Meloni, da Andrea Marcucci definita “analfabeta istituzionale” mentre Laura Boldrini la mette a capo di “una destra reazionaria, retriva, oscurantista”. Poi c’è il candidato Giovanni Vurchio, che parlando di lei in un una diretta social, sempre in nome di quella superiorità morale che vuole gli esponenti del Pd sempre in prima linea in difesa delle donne e contro il patriarcato, come amano dire loro, le fa un gentile invito: “Ma fai la casalinga per piacere”.

IL GIORNALE

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