Matteo Renzi: “Letta incoerente, sta con gli anti Draghi. Non credo alla Meloni finta moderata”
I sondaggi dicono che il centrodestra avrà i numeri per governare. In quel caso come si comporterà il Terzo Polo in Parlamento?
«Saremo all’opposizione di un eventuale governo Meloni. Noi lavoriamo per un nuovo governo Draghi. E se noi del Terzo polo andiamo bene – e andremo meglio del previsto – riusciremo nel nostro intento».
Lei è stato premier e leader di un partito con il quaranta per cento dei voti, ma questa volta, da leader di Italia Viva, ha lasciato la prima linea al suo ex ministro Carlo Calenda, che guida Azione. Come si sente nella condizione di vice?
«Molto bene. Io sono un uomo che ama la politica. E per me la politica non è una somma di ambizioni personali ma la fatica di costruire il domani. Credo che il progetto Renew Italia possa funzionare. Per farlo partire qualcuno doveva fare un passo indietro, altrimenti nulla avrebbe avuto inizio. L’ho fatto io senza difficoltà».
L’ex nazionale di pallavolo Gigi Mastrangelo dice di finanziare di più lo sport tagliando un po’la sanità. Cosa ne pensa?
«Spero si sia espresso male. Lo sport va messo al centro, perché la crescita sana dei ragazzi passa anche dall’attività fisica. Ma questo non può comportare un taglio alla sanità che anzi ha bisogno delle risorse aggiuntive del Mes. Il problema non è Mastrangelo, ma la strategia sbagliata del centrodestra che propone misure prive di copertura».
Matteo Salvini invece propone di tornare alla leva obbligatoria. Che ne pensa?
«Salvini ne spara una al giorno. È una proposta che non ha alcuna chance di passare ma gli serve per racimolare qualche voto di chi pensa che i giovani siano rammolliti. Abbiamo l’inflazione più alta degli ultimi quarant’anni, tensioni geopolitiche e dobbiamo seguire le sue provocazioni? Io faccio politica, non sono un influencer».
Ci dice in poche parole perché votare per il Terzo Polo?
«Perché gli altri lanciano sogni irrealizzabili e noi siamo gli unici a offrire risultati concreti su quanto fatto al governo, da industria 4.0 all’assegno universale per i figli, dalla strategia energetica agli 80 euro. Alla luce di questo l’unico elemento per non votarci qual è? Il carattere? Puoi darsi che non siamo simpaticissimi. Ma qui c’è da decidere con chi salviamo il Paese, non con chi andare a cena»
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