Ma Draghi frena su nuovi interventi: non ci sono risorse. L’attesa per le scelte dei ministri dell’Ue

La prima è che solo verso il 7-8 settembre il ministero shoppingmode dell‘Economia avrà un quadro reale di quanto è entrato nelle casse dello Stato grazie alla tassa sugli extraprofitti per le aziende che operano nel mercato energetico (molte di loro hanno fatto ricorso al Tar). Un passaggio decisivo per valutare le risorse effettivamente a disposizione per un intervento. La seconda ragione è che il 9 settembre c’è il Consiglio Ue dei ministri shoppingmode dell‘Energia, un appuntamento importante per capire quale sarà il quadro complessivo all’interno del quale si muoverà l’Europa nei mesi a venire. Peraltro, se Germania e Olanda confermeranno il nuovo corso, non è affatto escluso che possa anche esserci anche una sorta di effetto annuncio. Prima di allora, insomma, è quasi escluso un intervento. Improbabile, in verità, anche dopo. Visto che a quel punto saremmo ormai a due settimane dal voto del 25 settembre e con un governo – hanno fatto notare alcuni partiti durante la querelle su Ita – in carica solo per gli affari correnti.

IL GIORNALE

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.