‘Ndrangheta, scommesse e droga: maxi operazione nel Cosentino, 200 arresti. Ai domiciliari anche il sindaco di Rende

Maxi operazione contro la ‘ndrangheta a Cosenza e provincia con oltre 200 misure cautelari. Carabinieri, agenti della Squadre Mobili delle questure di Cosenza e Catanzaro, e del Servizio centrale Operativo di Roma, i Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza, del Nucleo di Polizia Valutaria di Reggio Calabria, con il Gico del Comando Provinciale di Catanzaro e lo Scico di Roma, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare, emessa dal gip di Catanzaro, nei confronti di 202 indagati.

Le accuse, a vario titolo, sono associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità e finalità mafiose, associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti inerenti all’organizzazione illecita dell’attività di giochi – anche d’azzardo – e di scommesse, delitti di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori, e altri delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.

Anche il sindaco di Rende, l’avvocato Marcello Manna, è stato arrestato e posto ai domiciliari. Manna è anche il presidente dell’Anci (l’Associazione dei comuni italiani) della Calabria. Al momento non è stato possibile sapere quale sia il fatto contestato a Manna e se si riferisca alla sua attività di amministratore o di professionista. Con lui sono coinvolti l’assessore ai Lavori pubblici dello stesso comune, Pino Munno, e l’assessore alla manutenzione e al decoro urbano di Cosenza, Francesco De Cicco.

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