Salvini ritorna a Lampedusa: la difficile missione Viminale

Anche uno dei medici interni, nei giorni scorsi, aveva parlato di «condizioni sanitarie inenarrabili». D’altronde, dice Salvini, «qui dovrebbero esserci 350 persone ce ne sono ammassate più di 1300». E afferma: «l’immigrazione è un fenomeno che può essere controllato, gli altri lo hanno promesso per vent’anni io l’ho dimostrato. Contrastare il traffico di essere umani è possibile, basta reintrodurre i decreti sicurezza. Quella che vedete alle mie spalle non è accoglienza, non è solidarietà, è un deposito. Reintrodurre i decreti sicurezza significa tornare a difendere Lampedusa, Pantelleria, i confini italiani e i confini europei. Sarà mia premura (significativo l’uso della prima persona singolare, ndr) perché lo abbiamo già fatto». Nel pomeriggio, da Arona, mille miglia più a nord, rincara la dose: «Non possiamo mantenere un esercito di clandestini che non fanno niente dalla mattina alla sera, prima vengono gli italiani, i lavoratori che sono in difficoltà».

IL GIORNALE

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