Il timido e l’estroverso alle grandi manovre. La «strana coppia» Bonelli-Fratoianni

di Tommaso Labate

Così diversi da risultare ben assortiti (e guadagnare voti): siamo sulla strada giusta, la nostra una famiglia allargata

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Il balzo nei sondaggi, fotografato anche dalla rilevazione Ipsos di Nando Pagnoncelli sul Corriere di ieri, lo festeggiano con una bella dose di finta modestia e con quelle dichiarazioni post-partita tipiche dell’allenatore della squadra di calcio neopromossa che batte l’avversaria blasonata ma continua a predicare basso profilo, perché nessuno osi montarsi la testa. «Per scaramanzia non dicevamo nulla e continuiamo a non dire nulla. Certo, sapevamo e sappiamo di essere sulla strada giusta e questi dati sono la prova», dice l’uno. L’altro è ancora più telegrafico, come se commentare un segnale positivo, a sinistra, fosse quasi una specie di tortura: «Bene, bene, stiamo andando bene. Ma la strada è ancora lunga».

L’uno e l’altro sono la coppia più assortita della campagna elettorale in corso. Estroverso e loquace l’uno, Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana. All’apparenza timido oltre misura il secondo, Angelo Bonelli, co-portavoce (insieme a Eleonora Evi) di Europa verde. Insieme, dopo aver sudato un numero imprecisato di camicie (comunque superiore alle proverbiali sette) per convincere i rispettivi compagni di partito a trovare un accordo con gli altri, hanno dato vita alla lista Alleanza Verdi-Sinistra e stretto un patto col Pd sopravvissuto al successivo divorzio di Carlo Calenda, non si sono scervellati troppo sul marketing del nome a effetto (sommando nomi e simboli non si litiga), continuano a vestirsi diversi, a toccare tasti diversi e a sommare i rispettivi elettorati, memori dell’indimenticata lezione di Totò secondo cui alla fine, in politica e nella vita, è «la somma che fa il totale». Il parziale, secondo la rilevazione di Pagnoncelli, è un 4,1 per cento nazionale, meno di un punto sotto rispetto al tandem Calenda-Renzi, più di un punto sopra quel 3 per cento che serve per entrare alla Camera dei deputati e 0,8 per cento in più rispetto alla rilevazione precedente di un mese fa.

Una «strana coppia» alle grandi manovre, insomma. Anche se, fa Bonelli strattonando a fatica la sua timidezza, «più che della strana coppia composta da Nicola e dal sottoscritto, che strana coppia un po’ lo siamo, qua bisognerebbe parlare del privilegio di aver costruito una bellissima famiglia allargata, con Aboubakar Soumahoro, Ilaria Cucchi, molti autorevoli scienziati del clima e tantissimi altri giovani in lista per entrare in Parlamento. Una famiglia allargata in cui ciascuno ha messo del suo: loro sui temi della giustizia sociale, noi su quelli della sfida all’emergenza climatica».

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