Trappole bipartisan

La giornata di ieri ci restituisce dunque aggravata la sensazione che formare un governo coeso e di legislatura sarà molto complesso dopo il voto, chiunque possa dire di aver vinto. Da una parte è la conseguenza inevitabile di un abito elettorale malfatto, troppo largo e troppo stretto, tagliato sul proporzionale, ma con l’aggiunta della camicia di forza dei collegi uninominali. I partiti corrono così ognuno per sé, e con la riserva mentale delle mani libere dopo il voto; ma devono anche legarsi ad alleati che ne condizionano le posizioni e li costringono all’ipocrisia. Il viatico peggiore per la stabilità.

Però questa situazione interpella anche la responsabilità dei partiti e dei loro leader, che nelle prossime tre settimane hanno, se non ora quando, il dovere biblico della parresia: «Sia il vostro parlare sì, sì, no, no; il di più viene dal maligno».

CORRIERE.IT

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