Conte in testa coda, atlantista solo a parole

E se i Cinque Stelle, prima della sbornia progressista contiana, si definivano «né di destra e né di sinistra», allora non è casuale la saldatura tra gli opposti estremismi sul no alle sanzioni a Mosca e sul no alle armi a Kiev. Il sovranista Gianluigi Paragone, con la sua Italexit zeppa di candidati provenienti da Forza Nuova e Casapound, è apertamente contro le ritorsioni economiche occidentali ai danni del Cremlino e decisamente contro ogni tipo di aiuto militare agli ucraini. Stesse posizioni della lista Italia Sovrana e Popolare, guidata dal comunista Marco Rizzo e dall’ex pm Antonio Ingroia. Rossi e neri, insieme. Come è accaduto domenica a Praga durante la manifestazione anti-Nato con 70mila persone. Dai battibecchi da campagna elettorale all’autunno caldo delle piazze il passo può essere breve.

IL GIORNALE

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