Il discorso di Putin contro l’Italia (strangolata) e l’Europa, e il documento segreto del Cremlino sulla «decrescita grave»
La Russia, comunque, vorrebbe approfittare della situazione e dei problemi per attivare la seconda linea del gasdotto, il cosiddetto Nord Stream 2, fermato dall’Europa dopo il 24 febbraio. Se la prima linea non può mandare il gas perché non ci sono le necessarie turbine funzionanti, sembra essere il ragionamento, allora fateci aprire il rubinetto della seconda conduttura. Per tranquillizzare i suoi, Putin ha da detto che il tetto al prezzo del gas voluto dall’Occidente «è un’assurdità senza futuro».
Poi ha annunciato a Vladivostok che il gas che non va più in Europa sarà reindirizzato verso i clienti asiatici, prima fra tutti l’amica Cina. Ma si tratta di una semplice indicazione di volontà perché questo prodotto viaggia solo attraverso i gasdotti e quello esistente che unisce Russia e Cina è già saturo. Una seconda linea che dovrebbe passare per la Mongolia deve ancora essere progettata. Se tutto va bene, se ne parlerà fra diversi anni.
Sull’Operazione militare speciale in Ucraina Putin ha sostenuto ancora una volta che la Russia il 24 febbraio non ha iniziato nulla: una guerra era già in corso e mirava all’annientamento delle popolazioni russofone del Donbass. Mosca, quindi, ha semplicemente intensificato i suoi sforzi per proteggere quella gente da un governo «illegittimo» nato da un golpe.
Il Cremlino ha poi dimostrato la sua «buona volontà» nella questione del grano ucraino, facendo in modo che riprendessero le esportazioni per alleviare la crisi alimentare del Terzo Mondo. Però buona parte delle navi partite dai porti ucraini, ha detto Putin, non sono finite in Africa ma in Europa.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2