Guerra Russia-Ucraina, esplode a Melitopol la sede del partito di Putin. Kiev all’Onu: “Due milioni e mezzo di deportati in Siberia, inclusi 38 mila bambini”
23.35 – Generali ucraini: guerra non finirà da nessuna parte nel 2022
«Ci
sono tutte le ragioni per credere» che il conflitto «non finirà da
nessuna parte nel 2022». Lo sostengono il comandante in capo delle forze
armate ucraine, il generale Valeriy Zaluzhnyi e il tenente generale
Mykhailo Zabrodskyi, primo vicepresidente del comitato per la sicurezza
nazionale, la difesa e l’intelligence del parlamento ucraino. «Non è
previsto un risultato finale certo» nella battaglia contro la Russia e
il successo sarà possibile solo aumentando la distanza che l’Ucraina può
colpire con i suoi missili, hanno spiegato. «Solo bilanciando il raggio
operativo delle armi, disturbando così il suddetto baricentro per il
nemico, possiamo arrivare a un punto di svolta nella guerra in corso».
23.27 – Russia chiede riunione all’Onu sulle armi
L’ambasciatore
russo all’Onu, Vassily Nebenzia, ha chiesto in Consiglio di Sicurezza
un’altra riunione per domani dell’organo Onu sull’Ucraina, la terza in
tre giorni. «Visto che oggi abbiamo sprecato tempo parlando di fantasie,
chiedo alla presidenza francese un altro incontro domani per parlare di
armi”, ha detto, sottolineando che “siamo favorevoli a parlare di
problemi reali».
23.18 – Onu: credibile trasferimento forzato bimbi in Russia
L’Onu ha riferito che ci sono «accuse credibili» secondo cui le forze di Mosca hanno trasferito bambini dall’Ucraina alla Russia per l’adozione come parte di trasferimenti forzati e deportazioni su larga scala. «Siamo preoccupati che le autorità russe abbiano adottato una procedura semplificata per concedere la cittadinanza russa ai bambini senza cure parentali e che questi bambini possano essere adottati dalle famiglie russe», ha sottolineato la vice segretario generale Onu per i diritti umani, Ilze Brands Kehris, parlando di «accuse credibili su trasferimenti forzati di bambini non accompagnati nei territori occupati dalla Russia, o nella stessa Federazione».
LA STAMPA
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