Prime risorse per il decreto Aiuti: dall’Iva 6,2 miliardi di gettito extra

Resta bloccato il decreto aiuti bis al Senato, con i partiti che si rimpallano le responsabilità. Lo scambio di accuse tra Pd e M5S è al veleno: «Va approvato senza ricatti», ribadisce Enrico Letta. «La propaganda del Movimento 5 stelle mette a rischio 17 miliardi di aiuti», attacca la capogruppo democratica a Palazzo Madama Simona Malpezzi. «Il decreto è già in vigore», risponde il ministro pentastellato Stefano Patuanelli che aggiunge: «Stiamo semplicemente chiedendo una piccola modifica al testo del Superbonus sulla cedibilità dei crediti, che consenta a decine di migliaia di imprese di non fallire». Sul decreto aiuti bis lancia l’allarme Fratelli d’Italia: «Va convertito in legge prima dell’approdo in Parlamento della relazione sull’aggiustamento di bilancio». Secondo Francesco Lollobrigida, fedelissimo di Giorgia Meloni, «c’è un tentativo irresponsabile delle forze politiche di rinviarne la conversione a dopo le elezioni. Il grande rischio è che crei delle criticità economiche perché gran parte delle risorse sono già state spese». Le tensioni crescono con l’avvicinamento del voto, ma Draghi ha chiesto ai ministri di preparare un passaggio di consegne ordinato, sempre che il governo a fine corsa non debba intervenire contro lo spettro dell’inflazione anche a ridosso o dopo il 25 settembre.

LA STAMPA

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