Fratelli d’Italia allontana il gruppo

Alessandra Ghisleri

Mancano due settimane al voto e il partito degli indecisi è ancora quello che raccoglie il maggior numero di elettori. Prosegue, più lenta la salita di Fratelli d’Italia che cerca di sfondare il suo tetto di cristallo. Il Pd contrae i suoi consensi regalando voti al M5S e ai Verdi-Sinistra italiana, suoi alleati di coalizione. I confronti importanti degli ultimi 15 giorni di campagna elettorale si scoprono nel testa a testa tra il M5S, in netta crescita sull’onda dei temi sociali e del reddito di cittadinanza cavalcati fortemente da Conte in tutti i suoi interventi pubblici, e la Lega di Salvini, ancora in calo nonostante il grande impegno del leader nella sua campagna elettorale tra piazze virtuali e reali. Un altro confronto importante vede protagoniste Azione-Italia Viva di Calenda e Renzi e Forza Italia. Per correttezza è importante ricordare che in tutti i sondaggi pubblicati fino a ieri – prima della par condicio – l’errore statistico è sempre stato intorno al 3,1% e per questo i confronti appaiono ancora più tormentati in queste due settimane di black out di numeri.

Raffrontando i risultati delle coalizioni in campo si evince che il centro destra si trova in un buon vantaggio sia a livello di percentuali sia a livello di seggi sia alla Camera sia al Senato al netto di quei pochi collegi ancora incerti sul loro esito. L’affluenza che si registra oggi è ancora scarsa per diversi motivi tra cui gli elettori segnalano il fatto che il 25 settembre si voti nel solo giorno di domenica e che non sia permesso ad esempio agli studenti e ai lavoratori fuori sede di votare a distanza. Il fatto che sia inusuale, nella storia d’Italia, il voto alla fine dell’estate potrà incidere sul tasso di partecipazione anche se questa è una tendenza costante da almeno un decennio. Si è assistito a una campagna elettorale “bizzarra”. Un’assoluta novità vista la contemporanea presenza di comizi – reali e virtuali – e ombrelloni. Sicuramente, dopo la sbornia della vittoria, dal 26 settembre, in concomitanza con l’arrivo dell’autunno, ritornerà il peso di quei due anni difficili, drammatici e complicati che ha vissuto il nostro Paese. All’improvviso gli italiani si sveglieranno dal torpore delle promesse e dalle cifre miliardarie di cui si è dissertato durante tutta la campagna elettorale. Una campagna elettorale che a giudizio degli elettori è apparsa molto concentrata sul tema delle bollette e dell’energia non lasciando spazio ad altri argomenti – che ne sarà delle restrizioni Covid? – e che ha visto anche i leader reticenti ad affrontare dei dibattiti pubblici multipli dove tutti avrebbero potuto avere l’opportunità di segnare una differenza netta tra le diverse proposte.

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