Il caso «Harry e Meghan», prima l’esclusione, poi il ritorno a sorpresa. I nodi dell’eredità e della successione
di Paola De Carolis
L’invito del principe di Galles al fratello ad unirsi per i saluti al castello di Windsor fa pensare a una pace ritrovata. Ma restano le criticità finanziarie e legate ai titoli dei discendenti
LONDRA – Verso le sei di sera si sono aperti i cancelli ed ecco che dalle auto nere sono emersi non in due, ma in quattro. William e Kate, principe e principessa del Galles, e al loro fianco, a sorpresa, di Harry e Meghan. Tra la folla — decine di migliaia di persone lungo il Long Walk, il viale che porta al castello di Windsor — è scoppiato un applauso stupito, commosso, incredulo: la riunione dei due fratelli e le rispettive mogli nel momento del dolore è sembrato un miracolo. Che nel nome di Elisabetta sia stata raggiunta una tregua? Il video
Seri e un po’ impacciati all’inizio, c’è voluto poco per ritrovare il sorriso: 40 minuti a stretto contatto con un pubblico sempre più entusiasta in cui i duchi hanno raccolto miriadi di mazzi di fiori, stretto centinaia di mani, accarezzato dozzine di bambini, abbracciato chi aveva bisogno di conforto. Non se lo aspettava nessuno: da giorni si inseguivano indiscrezioni sul pessimo rapporto tra i due principi. Il viaggio di Harry a Balmoral, costretto a noleggiare un aereo privato perché non invitato a unirsi a William e agli zii Andrea ed Edoardo e ripartito subito, dopo appena 12 ore, con un volo della British Airways nonostante William avesse a disposizione un velivolo militare, era sembrato il segno di un divario insuperabile. Ieri eccoli insieme, con quel tocco di magia tra celebrità e regalità, belli come rockstar: i fab four dei Windsor. La morte della regina elisabetta ii
Sbigottiti i royal watchers: nessuno li aveva avvertiti. Si aspettavano William e Catherine da soli. Cosa è successo? «Il principe e la principessa del Galles hanno invitato i duchi del Sussex ad unirsi a loro», hanno sottolineato i portavoce, ma non è una frase che basta a rispondere a mille domande: da chi è partita l’idea? E perché? È il momento del disgelo? È uno sviluppo che ha colpito il Paese e sul quale indubbiamente si stende il caldo ricordo di una nonna che è sempre stata affezionatissima ai nipoti, e a William e Harry — orfani di madre da giovanissimi — in modo particolare.
Erano stati Elisabetta e Filippo, proprio a Balmoral, a prendersi cura dei principini nei terribili giorni della morte di Diana mentre il padre Carlo si recava a Parigi per recuperare la salma. Con il senno di poi, si sono compresi gli errori. A dodici anni Harry era troppo giovane per seguire il feretro in giacca e cravatta assieme agli uomini della famiglia. Era un bambino che aveva appena perso la madre. Un trauma enorme, ha spiegato da grande, ma allora era sembrata la scelta migliore chiedergli di diventare adulto così.
Prima di morire Elisabetta aveva cercato di riappacificare i due fratelli, una volta così uniti. Negli ultimi tempi Harry ha ricordato la simpatia, il senso dell’umorismo, la dedizione alla corona, la grande integrità della nonna. Ieri lo ha fatto anche William. Di fronte a una perdita tanto grave per la famiglia, il Regno Unito e il Commonwealth, di fronte al nuovo ruolo del padre e alle responsabilità che spetteranno ora a re Carlo, i due fratelli devono aver deciso che fosse il caso di mostrarsi uniti. Al termine della visita, così, sono saliti tutti sulla stessa auto, con William al volante.
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