Perché non si è mai votato in autunno
In queste condizioni, sostenere che la scelta debba dipendere dalle «esigenze della didattica» sa di foglia di fico. È noto che tra gli effetti collaterali dello scioglimento delle Camere c’è un governo azzoppato, che non può prendere decisioni rilevanti senza chiedere permesso al Parlamento, come del resto avverrà il 15 settembre sul decreto degli aiuti per l’emergenza-bollette. Ma quest’aggravante non l’avevano considerata, gli spensierati fautori delle elezioni anticipate: non è un caso se, in più di settant’anni di Repubblica, a nessuno era mai venuto in testa di aprire le urne a settembre, a scuola appena iniziata.
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