Il Draghismo in purezza della Sorella d’Italia
A cosa prelude, tanto senso di responsabilità e tanta “gravitas istituzionale”? È solo maturità politica o c’è dell’altro? Dovrà spiegarcelo la Sorella d’Italia in persona, meglio se prima del voto. Dovrà chiarire perché, lei che voleva far firmare un “patto anti-inciucio” agli alleati Salvini e Berlusconi, ora è disponibile alle “larghe intese” nella nuova legislatura, dopo averle combattute dall’opposizione in quella vecchia. Soprattutto, dovrà dirci se a presiedere un eventuale governo giallo-rosso-nero-verde sarebbe lei, o se invece affiderebbe il compito a un “Draghi di destra”. Ben sapendo che in questa tribolata Italietta di Draghi di destra, come del resto di “Draghi di sinistra”, ce n’è uno solo: è Draghi stesso.
LA STAMPA
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