Sanzioni e sconfitte, la solitudine di Putin criticato da Kadyrov: «Cambi strategia»

E gl’introiti potrebbero ridursi di due terzi, in un Paese che si regge solo su gas e petrolio. «Le sanzioni funzionano», dà per certo una ricerca del governo austriaco: in estate, le esportazioni di grano sono calate del 22%; si trovano sempre meno banche o assicurazioni disposte a operare con Mosca, anche per ragioni d’immagine e di reputazione; gli armatori (che fan viaggiare le merci) han paura a inviare navi nei porti russi; l’aeronautica, la siderurgia, i servizi cominciano a soffrire l’impossibilità di fare manutenzione o d’aggiornarsi… Non si vedono crepe politiche, ma economiche sì. E chi può, se ne va: in Turchia e ai Caraibi, sono approdati yacht degli oligarchi per oltre un miliardo di dollari, mentre la classe media tenta di salvare soldi in banche moldave o cambogiane che aggirino l’embargo. È l’isolamento, a dare l’idea della solitudine di Putin: domani perfino l’aereo del Papa, in volo per il Kazakistan, eviterà d’attraversare lo spazio aereo russo. E di mandare, come richiede il protocollo, un telegramma di saluto allo Zar.

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