La riconquista si allarga, i soldati ucraini arrivano al confine russo
di Viviana Mazza
Presa gran parte della regione di Kharkiv. La nuova linea del fronte lungo il fiume Oskol. I russi colpiscono la seconda centrale termica del Paese. Zelensky: «Il freddo, la fame e il buio non ci fermeranno»
DALLA NOSTRA INVIATA
KIEV –
Era stato il comandante delle forze armate Valerii Zaluzhnyi ad
annunciare in mattinata che, dall’inizio di settembre al giorno numero
200 della guerra in Ucraina, la controffensiva nel Nord Est aveva conquistato 3.000 chilometri quadrati di
territorio e le truppe di Kiev si trovavano a 50 chilometri dal confine
con la Russia. In serata nuovi chilometri erano stati macinati: la controffensiva ha strappato a Mosca gran parte della regione di Kharkiv
, arrivando a piantare a la bandiera ucraina al valico di frontiera di Hoptivka. In una lunga fila di auto sono fuggiti in Russia anche migliaia di civili: non necessariamente tutti filorussi, ma persone che hanno paura di morire sotto le bombe.
Non è noto il numero dei prigionieri di guerra russi, ma i video indicano che potrebbero essere centinaia. Il processo di «filtraggio» prevede anche l’arresto di civili sospettati di essere collaboratori dei russi. Il più importante è il capo della polizia di Balaklyia, mentre non è noto dove si trovi il sindaco filorusso di Izyum, città cruciale che secondo fonti militari sarebbe stata alla fine riconquistata.
Il nuovo fronte
La nuova linea del fronte si trova lungo il fiume Oskol, nella parte orientale della regione di Kharkiv. Il fiume taglia Kupyansk e divide i quartieri riconquistati dalla zona industriale periferica ancora in mano russa. Ma la situazione è in continuo cambiamento e la linea del fronte cambierà di nuovo. La controffensiva potrebbe puntare ora verso la regione di Luhansk, in due direzioni: nel nord verso Svatove-Starobilsk, su un terreno piatto e più aperto, e nel sud verso Lysychansk-Sieverodonetsk, una zona più urbana e industriale. Lysychansk è stata l’ultima citta di Luhansk a finire sotto controllo russo a luglio, dopo settimane di combattimenti durissimi. Come dalla regione di Kharkiv, giungono anche da Luhansk notizie di movimenti di soldati russi verso Est, in particolare dalle città di Svatove e Starobilsk: Kiev le interpreta come ulteriori ritirate. Quanto al Donetsk, il capo dell’auto-proclamata repubblica, Denis Pushilin, ha ammesso che la situazione nel Nord della regione è «piuttosto dura»: si riferiva alla città di Lyman, non lontano da Sloviansk, che è sotto controllo ucraino. Fonti russe sostengono che i soldati di Kiev stiano rimuovendo le mine nei pressi di Vuhlehirsk, in preparazione di un attacco nel Donetsk.
Più ridotte le notizie dal Sud: secondo le forze armate ucraine, i russi avrebbero lasciato alcune posizioni nella regione di Kherson e alcuni villaggi sarebbero stati riconquistati negli ultimi giorni, incluso Oleksandrivka, la località dove era diretto il giornalista italiano Mattia Sorbi.
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