La sconfitta della propaganda
Oggi anche questa teoria è stata spazzata via dagli eventi. In cinque giorni gli ucraini hanno liberato più territorio di quanto non abbiano conquistato i russi in tre mesi. Quel Davide senza via di scampo, quei corrotti nazisti invertebrati, quelli che avrebbero persino accolto i russi con grano e fiori, hanno invece liberato l’Oblast di Kharkiv, procedono nella liberazione di Lugansk e, seppur più lentamente, tallonano l’esercito russo a Kherson. Impossibile prevedere quanto territorio verrà liberato prima della fisiologica pausa invernale. Quel che è certo è che la lenta ma inesorabile avanzata russa si è rivelata l’ennesima bufala.
Infine, ecco la nuova narrazione alle porte. Ora che l’Ucraina ha dimostrato che sa avanzare, ci diranno che bisogna pressare Zelensky affinché arrivi ad un compromesso. Un compromesso, però, è un compromesso, e quindi presumibilmente vedrebbe la cessione di gran parte del territorio ancora in mano ai russi, se non tutto. Vorranno mica riprendersi tutto, questi ucraini ingordi?
Quest’ultima è una teoria che si scontrerà con i fatti: i crimini di guerra russi che emergeranno dai territori liberati. Chi sosterrà l’opzione del “compromesso” dovrà quindi spiegare ai civili ancora sotto occupazione – predominantemente russofoni, ricordiamolo – che a loro è andata male. Ma con buona pace loro, dovranno sacrificarsi ed accettare che non avranno giustizia per i crimini subiti e sottostare alla repressione che li attende. Anche perché, non sia mai che la liberazione dell’Ucraina dovesse “provocare” la Russia, che, non dimentichiamo, è una potenza nucleare. A partire dalla sicurezza di Zaporizhzhia, fino ad arrivare ad un attacco atomico, bisogna tenersi buono Putin. La narrazione – anzi, la propaganda – ci dirà questo, facendo leva sul nostro cinismo, sul nostro egoismo e sulle nostre paure.
E quindi oggi, nell’eterno giorno della marmotta, la stessa narrazione falsa, cinica e criminale torna al punto di partenza.
È ora di guardarla in faccia e contrastarla.
LA STAMPA
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