“La Lega al Viminale? Le cose che funzionano vanno confermate. Sosteniamo le sanzioni ma l’Europa adesso aiuti famiglie e imprese”
Sempre i sondaggi, per quello che valgono, prevedono un avanzamento di Fratelli d’Italia in zone tradizionalmente leghiste come il Nord-Est. Forse negli ultimi due anni avete privilegiato l’idea di una Lega nazionale proiettata anche al Sud e questo vi ha allontanato dai ceti produttivi del Nord?
«Non direi: la Lega era, è e resta un baluardo per la difesa dei territori e per l’autonomia. Da Nord a Sud. Il mondo produttivo conosce i nostri sindaci e i nostri governatori, e come ha ricordato lei poco fa nel 2019 la Lega nazionale aveva superato il 34% e nel 2018 il 17 Nel programma del centrodestra c’è l’autonomia perché l’ha chiesta la Lega».
Lei nell’immaginario collettivo è anche l’esponente politico che più si è speso per bloccare l’immigrazione clandestina. In caso di vittoria del centrodestra ambisce a tornare al ministero dell’Interno, anche se quel ruolo le è costato tre processi?
«Decideranno gli italiani, di certo la Lega ha dimostrato di saper bloccare l’immigrazione clandestina come avevamo promesso: le cose che funzionano vanno confermate. Ricordo che rischio fino a 15 anni di carcere per aver fatto il mio dovere: difeso la sicurezza e la libertà dell’Italia».
Segretario, lei ha denunciato 50 aggressioni alla Lega in campagna elettorale. Ha ricevuto solidarietà da quella sinistra che la demonizza ogni giorno?
«No, in compenso continuo a ricevere insulti quotidiani. E il silenzio della Lamorgese, che da ministro non è riuscita a impedire l’aggressione a pochi e pacifici militanti della Lega da parte di 50 anarchici violenti a Marina di Carrara, è vergognoso e inaccettabile».
Come sarà ricordato il governo Draghi?
«Come il governo che, dopo i disastri di Conte, Azzolina, Toninelli, Di Maio, Pd e Arcuri, ha accompagnato il Paese fuori dall’emergenza sanitaria e gestito i fondi europei. Visto il fallimento del Conte 2, tra banchi a rotelle e primule, il merito della svolta è anche del centrodestra di governo».
Sulle proposte del centrodestra sul presidenzialismo Enrico Letta ha innescato una polemica accusandovi di voler far fuori Mattarella. Cosa ne pensa? Questo Paese ha bisogno di una riforma istituzionale che introduca anche il presidenzialismo? Qualcuno è arrivato ad ipotizzare una nuova commissione bicamerale per fare le riforme, lei è d’accordo?
«Nel programma del centrodestra ci sono autonomia e presidenzialismo. Letta sa di perdere e quindi la spara grossa, non mi entusiasma l’idea della bicamerale perché credo che gli italiani adesso ci chiedano ben altro. Prima di tutto, interventi contro il caro energia. Poi penseremo a tutto il resto».
I referendum sulla giustizia sono andati male perché in molti hanno tentato di boicottarli, la riforma della giustizia rimarrà comunque un punto centrale del programma del governo di centrodestra?
«È una priorità del centrodestra e abbiamo nomi importanti per guidare quel ministero. Non ci fermeremo».
L’ho chiesto al Presidente Berlusconi e lo chiedo anche a lei: se il centrodestra vincerà le elezioni e Fratelli D’Italia sarà il primo partito della coalizione come al momento prevedono i sondaggi, andrete dal capo dello Stato tutti insieme e indicherete automaticamente Giorgia Meloni?
«Chi prenderà un voto in più avrà l’onere e l’onore di proporre un nome, ma non commento delle ipotesi».
In ultimo: le tre priorità irrinunciabili che la Lega chiederà al prossimo governo quali sono?
«Prima di tutto, interventi contro il caro energia, che auspico faccia già il governo attuale. Poi bloccheremo la Fornero con Quota 41, inizieremo la riforma del fisco per avere la flat tax estesa e rafforzata (ricordo che oggi ci sono 2 milioni di partite Iva che pagano il 15% di tasse grazie alla Lega) e ci occuperemo di sicurezza e immigrazione, ripristinando i decreti sicurezza. Tutte cose che abbiamo già dimostrato di saper fare: le rifaremo».
IL GIORNALE
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