Superbonus e cessione del credito, ok aula Senato. Ora via libera al dl Aiuti: dallo smart working al docente esperto, ecco cosa prevede il testo punto per punto
Si sblocca il decreto Aiuti bis. Con 211 voti favorevoli e un astenuto, l’aula del Senato ha detto sì all’emendamento al decreto Aiuti bis che modifica le norme del superbonus. E il pacchetto da 17 miliardi potrà andare avanti.
Si scioglie, dunque, il nodo diventato cavallo di battaglia dei 5 stelle, con i capigruppo in commissione Bilancio e Finanze del Senato – Gianmauro Dell’Olio e Emiliano Fenu – che hanno alzato le barricate per far sì che la norma non venisse cancellata. «Sul Superbonus, come avevo anticipato ieri, abbiamo individuato una soluzione che ritengo possa trovare il consenso del Parlamento», ha confermato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, entrando al Senato. «Serve – ha aggiunto – a garantire cittadini ed imprese, e soprattutto a far camminare una misura che abbiamo fortemente voluto e costruito, con l’obiettivo di garantire, in questi anni post Covid la ripresa del settore edile e la crescita del Pil. Un obiettivo che è stato ampiamente raggiunto». Così dopo che il decreto si era impantanato a palazzo Madama per il rifiuto di M5s e Cal di ritirare gli emendamenti depositati e dopo i timori del Governo per la possibile perdita di 17 miliardi di risorse, oggi la strada sembra in discesa circa l’approvazione del testo che dovrà poi passare al vaglio di Montecitorio. Nella proposta formulata dal governo è stata tolta la responsabilità in solido per le imprese tranne che nei casi di dolo e per i soggetti suscettibili di sanzioni antimafia. Come chiesto dal M5s nel provvedimento non ci saranno oneri a carico dello Stato.
Ecco il testo. Viene introdotto l’articolo 33 bis (Semplificazioni in materia di cessione dei crediti ai sensi dell’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). Con esso si specifica che «in presenza di concorso nella violazione» ma solo se «con dolo o colpa grave” non si può accedere al beneficio. Si tratta di disposizioni che «si applicano esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni».
Tra i punti anche la proroga del lavoro da casa. «Prorogato fino al 31 dicembre lo smart working per i fragili e per i genitori di figli con meno di 14 anni». Ad annunciarlo su Twitter il ministro del lavoro Andrea Orlando, facendo riferimento all’emendamento al dl aiuti bis con la proroga all’esame del Senato. «In diverse occasioni, negli scorsi mesi, avevo proposto la proroga e mi ero impegnato affinché fosse approvata: promessa mantenuta», aggiunge.
Si fa in discesa, a questo punto, la strada al Dl Aiuti, con i 17 miliardi già previsti e destinati a imprese e famiglie. Il decreto Aiuti bis approvato dal Cdm a inizio del mese scorso e andato in Gazzetta il 9 agosto dovrà essere ora convertito in legge. In pancia al governo c’è già un terzo pacchetto di aiuti, da 12-13 miliardi di cui 6,2 già formalizzati grazie ai migliori conti pubblici.
Tra i punti in questione c’è anche il welfare aziendale. Si tratta di evetuali contributi da parte delle aziende per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale. Tali aiuti che sono del tipo “fringe benefit” rientreranno nelle regole del welfare aziendale. Anche queste voci saranno quindi tra quelle che non concorrono alla formazione del reddito, fino al limite innalzato di nuovo a 516 euro anche per il 2022.
Bonus energia alle imprese
Alle imprese a forte consumo di energia elettrica il Governo riconosce un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 25% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel terzo trimestre 2022, per cui si stima una spesa di 3,4 miliardi di euro. Il credito d’imposta può essere riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta dalle imprese nel primo periodo dell’anno e dalle stesse auto consumata nel terzo trimestre 2022. Per maggiori informazioni su come funziona il bonus energia per le imprese, vi consigliamo di leggere questo articolo. Previsto nel testo anche un credito di imposta per l’acquisto di carburanti per l’esercizio dell’attività agricola e della pesca. Tale credito era stato già riconosciuto alle imprese agricole per il primo trimestre 2022 e a quelle della pesca per il 1° e 2° trimestre 2022, ora arriva anche per 3° e 4° trimestre.
Pages: 1 2