“Ma è soltanto la punta dell’iceberg”. C’è una rete di think tank e società di comodo in Europa: così i russi fanno entrare i soldi

Mentre a luglio è esploso il caso dei contatti tra un emissario di Salvini e uomini dell’ambasciata russa che gli domandarono – due mesi prima della caduta di Draghi – se i leghisti erano «orientati a ritirare i ministri dal governo».

Naturalmente nulla vieta che tutte queste posizioni pro Cremlino siano state prese in Italia gratis e senza contropartite. E per ora non sappiamo se di questi 300 milioni qualcosa, e quanto e a chi, sia arrivato in Italia. Ma l’ufficiale americano avvisa: «Stiamo avvertendo questi partiti e candidati stranieri che se accettano denaro russo in segreto, possiamo smascherarli e lo faremo. Putin ha speso larghe somme nel tentativo di manipolare le democrazie dall’interno». Nel cablo non c’è scritto solo il passato, ma la minaccia futura a breve: la Russia ha pianificato di trasferire «almeno altre centinaia di milioni di dollari» per finanziare partiti e funzionari simpatizzanti in tutto il mondo.

LA STAMPA

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