Dl aiuti ter, cosa prevede il terzo pacchetto contro il caro energia: dal bonus sociale alla cassa integrazione scontata

I bonus sociali per disagio economico sono riconosciuti automaticamente ai cittadini o ai nuclei familiari che percepiscono il reddito o la pensione di cittadinanza, o che presentano la dichiarazione Isee con la soglia riconosciuta per ottenere il sostegno. Il valore dei bonus sociali è determinato e periodicamente aggiornato dall’Arera. Per il terzo trimestre (dal 1° luglio al 30 settembre) il contributo per la bolletta della luce è di 140 euro per una famiglia con uno o due componenti; 170 euro per 3-4 componenti; 200 euro oltre i 4 componenti.

Per il gas, tenendo conto che l’autunno comincerà solo il 23 settembre (e i termosifoni sono spenti), il sostegno va dai 40 euro per una famiglia di quattro persone fino ai 60 euro per i nuclei più numerosi. 

  • GLI SCONTI – Arriva il tetto a 210 euro per le società energivore

Il governo venderà alle imprese una parte dell’elettricità a prezzi scontati. L’intervento dovrebbe essere inserito in un provvedimento ad hoc del ministro della Transizione ecologia Roberto Cingolani. Il prezzo agevolato sarà di 210 euro per megawattora e arriverà dal Gestore dei servizi energetici che attinge dagli impianti rinnovabili. Lo stock ritirato dal Gse sarà di 18 terawattora e risulterà utile a circa quattromila imprese energivore. Sulla misura c’è l’ok di Confindustria anche se le aziende pensavano di riuscire a strappare un prezzo più basso. Infatti, un anno e mezzo fa il costo dell’elettricità si aggirava intorno ai 60 euro per megawattora, ma poi gli indici sono cresciuti finendo anche a 500 euro per megawattora. Le industrie energivore saranno le prime a poter comprare l’elettricità a prezzo calmierato. Per il futuro si spera che un eventuale accordo europeo sul price cap per l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili possa abbassare il tetto dei 210 euro. Un altro provvedimento allo studio del ministro Cingolani prevede l’incremento della capacità estrattiva del metano di almeno 2 miliardi di metri cubi di gas all’anno. 

  • LA CASSA INTEGRAZIONE – Caccia ai fondi per la Cig ma si rischia un rinvio

Caccia alle risorse per provare ad assicurare la cassa integrazione scontata per le fabbriche che rischiano di fermare l’attività perché non riescono ad affrontare i rincari alle stelle. Si tenterà fino all’ultimo di prolungare la cig scaduta a fine maggio per i settori del legno, la ceramica, l’agroindustria, l’automotive e la siderurgia. Anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, nel corso dell’assemblea degli industriali che si è tenuta in Vaticano lunedì scorso, ha detto che una cassa straordinaria come quella varata durante la pandemia «potrebbe essere un modello su cui ragionare». La cassa integrazione scontata comunque è molto costosa, e sarà difficile riuscire a inserirla in questo decreto.

Nella bozza potrebbe trovare spazio la norma anti delocalizzazioni cara al ministro del Lavoro Andrea Orlando, saltata dal decreto Aiuti Bis e che nelle intenzioni servirebbe a evitare il trasferimento delle attività italiane all’estero. Anche le regioni e i comuni si sono fatti sentire con il governo per avere un rimborso sulle bollette; gli enti locali, infatti, sono in difficoltà nel garantire l’illuminazione pubblica. 

LA STAMPA

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